L’amministrazione comunale apre alla possibilità di un referendum sulle “Zone 30”. L’idea di un referendum propositivo è emersa nei giorni scorsi ed è stata raccolta dal Popolo delle libertà cittadino. Questi si sono detti disponibili a raccogliere le firme necessarie, a partire da settembre. «Ma i firmatari devono essere cittadini iscritti nelle liste elettorali di Saronno – spiega il sindaco Luciano Porro -. Non come l’ultima raccolta firme sui 30 all’ora dove ci sono state presentate 1.800 firme ma solo la metà di queste apparteneva a cittadini saronnesi».
Secondo lo statuto, citato dal primo cittadino, il referendum propositivo per le “zone 30” può essere accolto con 1.800 firme. «Per me e l’amministrazione non ci sono problemi, siamo convinti che i saronnesi abbiano capito la necessità di questo intervento e la maggior parte di loro lo condivide – prosegue il primo cittadino -. Ma non deve essere un referendum contro i 30 all’ora, in generale, sarebbe troppo generico. Deve essere una consultazione sulla zone 30 come le abbiamo istituite. I cittadini devono sapere che non è tutta la città a essere coinvolta, le arterie di scorrimento e di attraversamento della città sono rimaste e 50 km/h».
Resta ora da vedere l’impegno da parte di cittadini e gruppi politici sulla possibilità di raccogliere le firme per istituire un referendum.