«Vogliamo far tornare vivibile e accogliente Caronno Pertusella». Loris Bonfanti ha 64 anni ed è il candidato sindaco della lista “Per Caronno Pertusella”, composta da persone che si riferiscono a un’area di centrosinistra. «Sono sposato dal 1973, lo stesso anno in cui sono venuto a Caronno Pertusella, proveniente da Sesto San Giovanni» racconta Bonfanti. Lavora come dall’84 come consulente editoriale per gli Enti locali. Presidente della Biblioteca dal 1986 al 1990, negli anni ‘80 si è avvicinato alla politica attiva, prima frequentando la sezione del PCI, poi lavorando all’interno dei Comitati per l’Ulivo fino ad essere eletto segretario cittadino dei Democratici di Sinistra nel 2006. Nel 2010 entro a far parte del Consiglio Comunale.
È stato difficile riunire tutto il centrosinistra cittadino?
«La coalizione Partito Democratico, Italia dei Valori, Unione di Centrosinistra nasce con persone, idee, valori condivise e con l’obiettivo comune di proporre un nuovo modo di far politica, completamente diverso da quello delle amministrazioni del passato che hanno sperperato il patrimonio del nostro territorio, con riflessi estremamente negativi sulla qualità di vita del nostro Comune. È stato un processo laborioso, ma non difficile quello di arrivare ad un Centrosinistra unito, una lista che vede anche il sostegno e la presenza di candidati di Sinistra Ecologia e Libertà e di Rifondazione Comunista».
Quali i tre punti principali del programma?
«Portare i cittadini al centro, dall’analisi delle necessità alla garanzia dei diritti. Pensando, In particolare: ai cittadini più piccoli, sistemando creando un rete di scuole (pubbliche, private e partarie) in grado di accogliere tutte le richieste delle famiglie; ai cittadini più deboli assicurando loro tutti i servizi necessari a tariffe accessibili; ai giovani, ai quali è dedicata una parte importante del nostro programma, parte che intendiamo far realizzare attivamente da loro stessi. Inoltre, la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile del territorio: obiettivo irrinunciabile dopo lo scempio prodotto dalla sconsiderata espansione edilizia. portata avanti dalle amministrazioni del passato. Infine il rilancio della Cultura con la realizzazione di una nuova e moderna Biblioteca in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione prossima a diventare di 20mila abitanti e la realizzazione di un’area verde pubblica dotata di strutture idonee a svolgere eventi e che sia disposizione del Comune, delle Associazioni e dei gruppi che promuovono cultura».
Da una consultazione coi cittadini è emerso che gli abitanti di Caronno non si sentano varesini, ma più milanesi, a causa di diversi disagi burocratici. Cosa ne pensa? Si può migliorare la situazione?
«Quando con Pertusella il paese è stato aggregato alla Provincia di Varese, si chiamava Caronno Milanese ed era in provincia di Milano. È comprensibile che gli abitanti si sentissero allora più “milanesi” che varesini. E certe tradizioni sono difficili da modificare. Poi certamente ha influito la distanza da Varese, soprattutto per le necessità burocratiche. Mentre la provincia di Milano confina con Caronno Pertusella e certi servizi sono più facilmente accessibili. Per migliorare la situazione occorre avere collegamenti più stretti con la Provincia di Varese. Conto molto sul fatto che tra i candidati ho con me un consigliere provinciale. Se sarò eletto sarà più facile tenere rapporti frequenti e qualificati rapporti con Varese».
Altra critica emersa è la mancanza di spazi e attività per i giovani. C’è qualcosa in programma per il futuro?
«Una parte del programma è dedicata alla partecipazione dei giovani alla vita della collettività e di come intendiamo coinvolgerli attivamente nella vita sociale e amministrativa Del resto siamo l’unica lista che tra i candidati, esprime due giovani ventenni, appartenenti al “Gruppo Caronno Pertusella Giovani” il cui simbolo appare sui manifesti della campagna elettorale al pari di quelli dei partiti che sostengono la coalizione con un loro candidato. Ma è altrettanto vero che mancano gli spazi. Noi intendiamo in tempi brevi rimediare costituendo un Comitato che in sinergia con l’Assessorato competente elabori un piano giovani partecipato, e si assuma la responsabilità di proporre, progettare, organizzare (verificandone infine i risultati) ed iniziative autogestite rivolte sia ai giovani che anche a tutte le altre fasce di età. Frequento spesso dei giovani e sono ottimista sui risultati».
Quale la maggiore critica all’amministrazione uscente?
«Dal mio punto di vista è quella di non aver saputo far collimare le priorità dell’amministrazione con le istanze espresse dai cittadini. E faccio un esempio. Un’amministrazione eletta per via della battaglia fatta sulle carenze di strutture scolastiche, quando stava all’opposizione, ha dato priorità alla costruzione del nuovo Municipio, mentre con quei fondi se destinati all’edilizia scolastica, avrebbero potuto risolvere il problema annoso di dover arrivare ai sorteggi per assegnare i posti alla scuola materna».
Negli ultimi 10 anni Caronno è cresciuta di quasi il 40 per cento, passando da 11mila abitanti a oltre 16mila. È un fattore positivo? Era programmato? Come affrontarlo?
«Rispondendo ad una domanda precedente ho già definito sconsiderata un’espansione edilizia di questa portata. Soprattutto quando non è accompagnata da una corrispondente crescita di infrastrutture e di servizi. La cosa ancora più grave che il tutto è iniziato quando tra aree edificate e aree agricole e verdi il rapporto era attorno al 64% di aree edificate. Considerate anche le superfici coperte delle tante industrie e attività produttive e artigianali di Caronno Pertusella. Occorre affrontarla con strumenti urbanistici che mirino alla massima salvaguardia di quel 36% di territorio agricolo e verde e Incentivando il recupero edilizio dei centri storici di Caronno e di Pertusella ricchi di corti nelle quali molte case (anche di una buona valenza storica) versano in cattive condizioni».
Un sogno per Caronno Pertusella?
«Restituire ai nostri cittadini, soprattutto ai nuovi residenti, in un futuro anche prossimo, una Caronno Pertusella in cui sia di nuovo bello vivere, lavorare e crescere i propri figli. Questo è il sogno che io e la mia squadra condividiamo e intendiamo con caperbietà e tenacia realizzarlo».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.