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“Perchè dobbiamo portare il sapone e la carta igienica da casa?”

“Terzo grado” al primo cittadino da parte dei bambini della scuola media Bascapè. Tema caldo anche il provvedimento dei 30 km/h: “Più sicurezza per chi va a piedi”

Studenti della Bascapè dal sindaco PorroPerchè c’è il divieto di andare a più di 30 all’ora? Perchè ci dobbiamo portare la carta igienica e il sapone da casa? Come si fa a diventare sindaco? Sono alcune delle domande che hanno posto al sindaco gli studenti della classe prima D della scuola media Bascapè che mercoledì mattina hanno incontrato il primo cittadino, Luciano Porro, in Municipio. Domande avanzate dai piccoli studenti nell’ambito del progetto “Cittadinanza attiva”, avviato con tra il comune e le scuole cittadine proprio per far meglio conoscere la macchina comunale. Progetto che prevede anche l’incontro col sindaco, svoltosi davanti ai giornalisti.

La prima domanda è stata proprio sull’ordinanza secondo cui non si può andare a più di 30 km/h su tutto il territorio comunale. «Perché dobbiamo andare a 30 all’ora?» hanno chiesto candidamente circa la metà degli studenti. «È dimostrato che si consuma meno andando piano – ha risposto Porro -. Inoltre, è un provvedimento che abbiamo preso per la sicurezza e per combattere l’inquinamento. La nostra città da tempo è soffocata dal traffico di attraversamento. Bisogna considerare che in questo modo si possono usare maggiormente le proprie gambe per spostarsi, oppure le biciclette: se le auto vanno piano ci si può muovere più sicuri. È dimostrato che essere investiti da una macchina che viaggia a 30 all’ora è come cadere da un balcone del primo piano. A 50 è come cadere dal terzo piano. Andare a 30 all’ora, in caso di incidente per un pedone, riduce la possibilità di morte dell’85 per cento».

Altro argomento caro agli studenti sono stati i tagli alla scuola. Anche qui è giunta candida la domanda di un bambino: «Perchè dobbiamo portare il sapone e la carta igienica da casa?». «Ci sono stati dei tagli effettuati da chi ci governa – ha risposto il primo cittadino -. Tagli che hanno tolto i contributi alle scuole. Il comune purtroppo ha dovuto fare altrettanto».
Sull’argomento è intervenuta poi la responsabile comunale del settore, Lucia Saccardo: «Quella di cosa far portare agli studenti è una decisione che prende la scuola, è la preside che decide come spendere i soldi che stanzia il comune. Soldi che probabilmente vengono spesi per cose forse più indispensabili. Oggi occorre mettersi nell’idea di collaborare tutti. Così magari, se si porta da casa queste cose, non si spreca».

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 05 Aprile 2011
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