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Lega: “Inno in piedi, ma non obbligati da Porro”

La risposta del Carroccio alla decisione del sindaco Porro di eseguire l’Inno nazionale all’inizio delle sedute del consiglio comunale

«Io ed i consiglieri della Lega Nord saronnese ci siamo sempre alzati in piedi per tutti gli inni nazionali, sia in Consiglio Comunale, sia nelle occasioni ufficiali come il 4 novembre o quando siamo andati ad assistere alle partite delle squadre sportive, come quelle della Padania». È la risposta del capogruppo della Lega Nord, Angelo Veronesi, alle affermazioni del sindaco Luciano Porro che, dopo i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ha annunciato che dal prossimo consiglio comunale sarà sempre eseguito l’inno di Mameli.
 
«Il signor Sindaco non può e non deve permettersi di obbligarmi a sentire come mio un inno nazionalista quale quello scritto da Mameli – prosegue Veronesi, facendo diverse osservazioni -. Sebbene io non condivida il pensiero di Mameli, ho massimo rispetto per lui che, con tutta l’onestà della sua giovane età, era un convinto mazziniano e ha esaltato il mito del nazionalismo legandolo alla libertà dei popoli. Siamo nel 2011 però ed è evidente a tutti che l’ideologia nazionalista sia stata responsabile di ben due guerre mondiali e non certo della pace o della libertà tra i popoli. Da buon federalista sono critico sulle parole del testo di Mameli».
 
Sulla stessa linea il segretario della Lega Nord saronnese Alessandro Fagioli: «Il sindaco Porro invece di unire divide. Dovrebbe imparare dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che invece elogia e auspica una riforma in senso Federale della Repubblica. Mi chiedo quando il sindaco smetterà di gettare fumo negli occhi dei saronnesi e inizierà ad occuparsi seriamente dei problemi della nostra città senza dover tartassare i cittadini con multe ingiuste».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 28 Marzo 2011
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