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I consigli comunali si apriranno con l’Inno di Mameli

Decisione del sindaco Luciano Porro dopo le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia dopo le critiche nei cofronti della Lega Nord

A Saronno i consigli comunali si apriranno con l’inno di Mameli. Lo ha deciso il sindaco Luciano Porro dopo i festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia che si sono aperti ufficialmente lo scorso 17 marzo. Proprio in quell’occasione il primo cittadino, nel suo discorso dell’alzabandiera aveva indirettamente attaccato la Lega Nord augurandosi «le dimissioni di tutti coloro, dai ministri, agli assessori regionali ai consiglieri comunali che, pur avendo cariche istituzionali, non hanno partecipato alle cerimonie». Il sindaco continua quindi su questa linea e annuncia che il consiglio comunale del prossimo primo aprile sarà aperto con l’esecuzione dell’Inno di Mameli.

«Il diritto a non festeggiare – risponde il segretario cittadino della Lega Nord, Alessandro Fagioli – è pari al diritto di festeggiare. Si è scelto di non partecipare alla manifestazione in piazza per rispetto nei confronti di chi verso certi simboli e verso certe date prova un sentimento vero, che noi senza ogni ombra di dubbio rispettiamo, ma per motivi di contraddizioni a noi vistose, non siamo in grado di condividere. Il sentimento per certe ricorrenze deve essere spontaneo, sincero ed appassionato; diversamente diventa di facciata, una maschera, falsità e quindi una mancanza di rispetto per chi in quelle ricorrenze ripone il proprio senso di orgoglio ed appartenenza. I consiglieri comunali della Lega Nord hanno partecipato al corteo del 25 aprile, ai funerali del Sig. Brunetti, perchè in certe ricorrenze o nell’operato di tali persone identificano valori condivisi».
«Se la nostra assenza al corteo – prosegue Fagioli – ha offeso qualcuno ne siamo dispiaciuti, ma crediamo che la nostra presenza con il fazzolettino della bandiera della Padania nel taschino, ad una celebrazione che non ci emoziona, sarebbe stata forse troppo provocatoria. Al signor Sindaco chiedo se tutto questo sentimento sia stato espresso dai saronnesi, che non ci pare abbiano partecipato in massa: da quanto leggo sulla stampa, son stati più i firmatari contro la sua ordinanza dei 30 km/h che non i partecipanti alla manifestazione del 17 marzo». 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 23 Marzo 2011
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