Trovato morto sotto un traliccio, è omicidio
Il corpo di Jamal Benchchaa, marocchino del '72, è stato rinvenuto da un passante in mezzo ad un campo ai bordi di via Piave. Sul corpo i segni delle coltellate alla schiena e all'addome. Indagano i carabinieri
Lo ha trovato già morto un residente della zona a spasso con il suo cane per i campi attorno a Cislago. Il corpo adagiato tra i rovi, ai piedi di un traliccio dell’elettricità in fondo a via Piave, era quello di Jamal Benchchaa, un marocchino del ’72 senza fissa dimora che girava nella zona di Cislago da alcuni anni.
L’uomo era riverso a terra e non dava già più segni di vita quando alle 15 di domenica è stato dato l’allarme ai Carabinieri della locale stazione, immediatamente intervenuti sul posto. Sul corpo dell’uomo i segni dei fendenti di chi lo ha ucciso, colpito con un coltello più volte all’addome e al torace fino a provocarne la morte. A supporto dei militari di Cislago sono giunti anche i colleghi della compagnia di Saronno e la scientifica di Varese che ha effettuato i rilievi.
Questi ultimi hanno analizzato la scena del delitto, ai bordi della strada agricola che prosegue la via Piave, a circa cento metri dalle ultime case. Intorno solo campi e una roulotte all’apparenza non abitata ma certamente frequentata da qualcuno vista la presenza di gabbie con conigli e galline, tutti gli animali appaiono ben nutriti. Per il resto si sa ben poco sia sull’orario in cui sarebbe avvenuta la colluttazione sfociata in omicidio, sia sul possibile movente. Nessuno dei residenti della via si è accorto di nulla: molti erano via per passare il primo fine settimana di primavera fuori porta, qualcun’altro ha notato il viavai di carabinieri ma non se n’è curato più di tanto. Tutti, però, concordano nel dire che la zona è tranquilla e che un fatto del genere non era mai successo prima.
Anche della vittima le informazioni in mano agli investigatori sono scarne: Jamal Benchchaa era già noto alle forze dell’ordine per le frequenti liti nelle quali era coinvolto e per resistenza a pubblico ufficiale. A suo carico anche denunce per maltrattamenti familiari ma da qualche tempo l’uomo, che faceva lavori saltuari, non disponeva di un luogo stabile dove vivere. La Procura della repubblica di Busto Arsizio, nella persona di Roberta Colangelo, ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti e ha incaricato la dottoressa Pennuto di eseguire l’autopsia sul cadavere del marocchino.
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