Tre sere, tre spettacoli al Giuditta Pasta
Nel prossimo weekend c'è l'imbarazzo della scelta al teatro cittadino: la danza con Astolfi, Ottavia Piccolo con la prosa e l’opera con Le nozze di Figaro
Nel prossimo weekend c’è l’imbarazzo della scelta al Giuditta Pasta: 3 sere di spettacolo, 3 appuntamenti completamente diversi. Si comincia venerdì 18 con le coreografie di danza contemporanea elaborate da Mauro Astolfi, il quale per l’occasione ha scelto le famosissime musiche di Vivaldi per accompagnare le sue "Quattro stagioni".
«Dietro l’apparente quadro iconografico rappresentato dal susseguirsi delle stagioni, con tutta la simbologia annessa, si percepisce un significato molto profondo, meno visibile, ma che arriva a toccare piani molto vasti e meno soggettivi – spiega Astolfi -. Le mie Quattro Stagioni abitano un piccolo spazio, sembra una casetta, una nave, un albero… È un posto misterioso da cui osservare le stagioni che mutano, un posto da dove partecipare in prima persona al ciclo della natura che si rinnova».
Sabato 19 Ottavia Piccolo, che alle ore 18 incontra il pubblico nel foyer del teatro, in "Donna non rieducabile" racconta a teatro la vicenda personale e professionale di Anna Politkovskaja, giornalista russa assassinata nel 2006. Grazie al palcoscenico torna in vita una voce libera, un punto di vista scomodo. «Dopo il crollo del Regime sovietico – spiega il regista Silvano Piccardi -, la Russia sembrava avviata verso una nuova democrazia. L’assassinio di Anna Politkovskaja ha allungato un’ombra terribile su questa illusione. Anna non era una militante politica, era una giornalista. Una giornalista e una donna, senza alcuna mira di potere o altro, se non quello di portare avanti, con tenacia e determinazione, il proprio mestiere. Il suo fu uno sguardo aperto, senza prevenzioni né compromessi, su quanto avveniva nel suo paese, partendo dalla lontana Cecenia, per arrivare a incontrare i momenti più terribili della recente storia russa».
Per concludere, domenica 20 alle ore 20.30, secondo appuntamento con "l’opera tascabile" targata AsLiCo: il protagonista è Mozart, il grande genio austriaco morto a soli 35 anni, lasciando pagine indimenticabili nella storia della musica. La composizione de "Le nozze di Figaro" fu fortemente sostenuta dall’imperatore illuminato Giuseppe II, che cercava nuove alleanze nella borghesia fustigando i privilegi della classe aristocratica. Mai compito fu così pienamente ottemperato dai libertini Mozart e Da Ponte, che seppero liberare l’opera dagli stereotipi della commedia dell’arte, dando spessore psicologico ad indimenticabili personaggi ed allargando con sapienza il territorio musicale dell’opera buffa.
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