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Una fondazione per il teatro Pasta, la minoranza lascia il consiglio

La minoranza abbandona l’aula al momento della votazione della delibera proposta dal centrosinistra: “Un documento con errori formali che lo rendono illegittimo”

Una fondazione per il teatro Giuditta Pasta. La società per azioni non potrà più esistere per legge perché il comune potrà tenere solo la Saronno Servizi. Per gestire il teatro torna quindi la possibilità di istituire una fondazione. La questione, però, ha spaccato di fatto il consiglio comunale che, sulla delibera proposta dalla maggioranza di centrosinistra, non ha trovato una quadra comune: il centrodestra (Unione Italiana, Lega Nord e Popolo delle libertà), dopo una intensa discussione anche sui punti formali della delibera, ha letteralmente abbandonato l’aula al momento della votazione e il documento è stato approvato dal centrosinistra.
«Ovviamente – spiega il consigliere Pierluigi Gilli (UI) -, con la forza dell’arroganza congenita, la maggioranza respinge compatta come un sol uomo sia la questione pregiudiziale sollevata da Unione Italiana, sia la ragionevole e collaborativa proposta di rinviare di una settimana, senza necessità di altra convocazione del Consiglio, l’approvazione della delibera, una volta che vi siano state apportate le necessarie correzioni per renderla legittima. Avremmo votato a favore del nuovo statuto della fondazione per il teatro, condividendone l’impianto e gli scopi; purché fosse formalmente a posto, non infarcito di stravaganze illegittime come il “comitato di nomina”, evidente espediente spartitorio».
Anche la Lega Nord, per voce del consigliere Angelo Veronesi, attacca la delibera: «Chi gestisce il Comune ha voluto portare in Consiglio Comunale una delibera con errori e imprecisioni tali da renderla secondo noi parzialmente illegittima. Abbiamo avanzato alcune domande di carattere tecnico per chiedere i motivi della scelta di gestire il Teatro Giuditta Pasta tramite una Fondazione. Secondo la Lega Nord ogni scelta dell’Amministrazione deve sempre essere basata sui numeri. Pragmatici quali siamo noi leghisti non possiamo permetterci di votare una delibera a scatola chiusa senza prima vedere delle proiezioni numeriche sui vantaggi possibili di una Fondazione. Sarebbe stato opportuno convocare la Commissione Cultura prima di prendere la scelta di far gestire il Teatro da parte di una Fondazione. In questa sede avremmo potuto approfondire maggiormente la questione senza dover arrivare in Consiglio Comunale a porre domande tecniche».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 02 Marzo 2011
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