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Rifiuti tossici a Saronno: “Vogliamo subito un controllo ambientale”

I rifiuti vengono stoccati in una ditta della città, provenienti dall’ex polo chimico di Pioltello. Il sindaco chiede spiegazioni: “Perchè nessuno ci ha avvisato? Perchè tanta fretta?”

Un controllo ambientale immediato per i rifiuti tossici stoccati a Saronno. Il sindaco Luciano Porro lo ha chiesto in una lettera che il comune ha appena inviato all’Arpa della Lombardia e alla Provincia di Varese. Nel mirino sono finiti i 9mila metri cubi di rifiuti tossici che un decreto del commissario di Governo ha disposto vengano portati in una ditta di Saronno, la Soltar srl, autorizzata allo stoccaggio di questa tipologia di rifiuti. Provenienza: la bonifica delle discariche dell’ex polo chimico di Pioltello e Rodano. 9mila metri cubi sono centinaia di camion che da domenica mattina hanno circolato tra l’autostrada e la ditta, che si trova in via Grieg, proprio dietro alla stazione di Saronno Sud. Rifiuti chiusi un un sacco protetto da cui non dovrebbe fuoriuscire nulla. 

«Non sappiamo se siano o meno tossici questi rifiuti, nessuno ci ha detto quale livello di pericolosità abbiano, anche perchè nessuno ci ha avvisato di questo fatto – spiega il primo cittadino -. Da delle indagini che abbiamo effettuato dovrebbe essere nerofumo e terra, come detto ieri. Ma vogliamo capire quali prodotti chimici vi siano. È impensabile che commissario di governo abbia deciso questo stoccaggio di rifiuti senza coinvolgere il comune, ma solo Regione e Provincia con una lettera». Sulla questione si è mosso anche il consigliere regionale Rienzo Azzi, che ha presentato un’interrogazione in Regione Lombardia che dovrebbe essere discussa nei prossimi giorni.

Alla Solter preferiscono non rispondere. Nel magazzino si vedono dalla strada degli enormi teli da circa un metro cubo che vengono disposti uno sopra l’altro all’interno del capannone. Abbiamo chiesto di parlare con il responsabile ma è stato risposto che non è disponibile e che non esiste una segreteria nell’azienda.
«Non mettiamo in dubbio che l’azienda sappia gestire questo tipo di rifiuti – spiega il sindaco -. Capiamo la fretta della Regione per non incorrere in sanzioni dall’Europa per la gestione di quei rifiuti. Ma vogliamo avere delle risposte. Perchè non siamo stati coinvolti? Perchè chiamando in Regione non ne erano a conoscenza gli organi politici ma solo dei dirigenti di settore? Perchè dalla Provincia di Varese, che ha ricevuto la lettera dal commissario di Governo, non siamo stati avvisati di questa operazione? Ma soprattutto, cosa contengono questi sacchi esattamente? Quel terreno è contaminato con dei prodotti chimici? Quali? Perchè mandarli proprio a Saronno? Siamo certi che durante il tragitto dei camion non venga disperso niente?»

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 01 Marzo 2011
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