Polveri sottili fuori controllo per l’intera settimana in tutta la provincia: in nessuna località, in nessun giorno si è mai scesi sotto la soglia limite dei 50 µg/mc. Con alcuni dati interessanti: con il caldo quasi primaverile della seconda metà di settimana si assiste ad una leggera diminuzione, salvo poi veder "esplodere" le polveri nella giornata di domenica, con il ritorno del freddo (e peraltro anche della pioggia fine, che dovrebbe abbattere le polveri). A guardare le tabelle, poi, si vede il leggero miglioramento per Saronno: l’aria della cittadina industriale di pianura – poche settimane fa la più inquinata della provincia – è più o meno paragonabile a quella che si respira nella più ventilata Varese, che peraltro non ha autostrade di attraversamento.
Scalzata Saronno, la località più inquinata della provincia diventa Ferno, che arriva domenica ad una punta di 112 microgrammi/metro cubo, dopo una settimana (sabato escluso) sempre oltre i 100 µg/mc, vale a dire il doppio del valore limite. Anche a Busto Arsizio valori oltre il limite per tutta la settimana: la domenica ha chiuso con 102 µg/mc, ma per ben quattro giorni della settimana i livelli sono rimasti oltre 100 (più un giorno non rilevato). Poco migliore la situazione di Gallarate: anche qui valori oltre il limite per tutta la settimana, con la punta massima proprio di domenica (101). Idem per Saronno, che almeno -unica realtà – registra la progressiva riduzione nei giorni della settimana, che ha fatto sì che nella giornata di domenica – mentre nelle altre città si andava ancora oltre i 100, ci si fermasse appena sotto, a quota 99 µg/mc. Quantomeno, la cittadina ora non è più maglia nera della provincia. Simile a Saronno è anche l‘aria di Varese: anche qui dati intorno ai 100 µg/mc per tutti i giorni della settimana, con la chiusura di domenica a quota 97.