“Siamo stanchi di sentirci dare dei razzisti”
La risposta del consigliere comunale leghista Claudio Sala alle accuse del consigliere del Pd Simone Galli, in merito alla polemica sullo sportello immigrati
«Apprendo dalla stampa che il consigliere comunale PD Simone Galli commenta il nostro intervento in consiglio comunale circa lo sportello immigrati come razzista. Di fatto sostiene che la parola superfluo da noi utilizzata per definire lo sportello sia discriminatoria e razzista. Pensare prima alla nostra gente e poi agli altri non significa essere razzisti». Parole del consigliere comunale leghista Claudio Sala che risponde al consigliere comunale del Partito Democratico sulla polemica aperta sullo sportello immigrati.
«Di fatto il comune – continua Sala – ha pensato di tagliare i fondi destinati alle famiglie con anziani a carico, e credo che questo atto sia discriminatorio verso questa fascia debole della nostra società che ha contribuito in passato al benessere della comunità pagando le tasse e generando reale ricchezza. Il consigliere del PD ricorda che anche noi siamo stati migranti, Claudio Sala aggiunge una semplice differenza: quando noi fummo migranti nei paesi esteri non avevamo diritti, avevamo solo doveri, e il nostro unico dovere era quello di lavorare, imparare la lingua velocemente, pagare le tasse, e tacere altrimenti ci avrebbero rispediti a casa a calci nel culo. Senza andare tanto lontani nella vicina Germania degli anni 60 venivamo chiamati spaghettifresser (mangiatori di spaghetti) oppure ithaker (giramondi senza patria), eravamo impiegati nelle miniere, nell’edilizia e nelle industrie pesanti. Noi eravamo gli ospiti e dovemmo sin da subito imparare ad adeguarci altrimenti saremmo stati rispediti al mittente nell’indifferenza della società e senza troppi difensori. Certo oggi la situazione è cambiata, la società è fortunatamente più democratica».
«L’intervento del consigliere Galli è pura demagogia – conclude Sala – le solite frasi fatte trite e ritrite di una sinistra buonista che cerca solo consensi dai “nuovi cittadini”. Sono stanco di sentirmi dare del razzista: è ora di smetterla di essere ipocriti, bisogna guardare alla realtà. La nostra comunità ha pochi soldi nelle casse? Bene, pensiamo ad aiutare prima la nostra gente e poi se avanza qualcosa pensiamo agli altri».
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