I manifesti affissi da Michele Castelli, leader di "Diamo più Forza all’Italia" per le vie di Saronno lasciano profondamente sconcertati. È quantomeno insolito il fatto che chi esprime solidarietà al lìder maximo del "partito dell’amore" in un manifesto, poche righe sotto si lasci andare a squallide battute da osteria su "Cicciolina" e attacchi i finiani come traditori. È curioso come chi si propone come interlocutore dell’elettorato moderato si unisca alla retorica del tradimento facendo bassa demagogia. Gli unici veri traditori della volontà popolare e degli elettori di centrodestra sono proprio i sodali di Berlusconi, che hanno disatteso il programma votato dai cittadini mostrando al paese e al mondo intero una pessima immagine della politica. Solo Gianfranco Fini se n’è accorto, ed è stato costretto a pagare le sue istanze rinnovatrici con una cacciata da quel partito-azienda che è il PDL. Ancora più vergognoso nel manifesto di Castelli è l’invito al presidente della Camera, alla Magistratura, e ai leader di UDC e API, Casini e Rutelli ad "affogarsi". Chiediamo una rettifica immediata e le scuse ufficiali da chi predica che "l’amore vince sempre sull’odio e sull’invidia" onde evitare le vergognose aggressioni squadriste di cui sono state vittime alcuni giovani militanti di Futuro e Libertà a Roma e Rimini. Le parole e i manifesti hanno un peso, e Castelli dovrebbe rendersene conto.