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“Cabina sul marciapiede, è stata solo spostata”

La precisazione del sindaco Lorenzo Guzzetti che fornisce anche una fotografia che spiega quanto accaduto

I nostri mitici “mozzarellari” della notizia questa volta l’hanno combinata grossa. Bisogna quindi subito correre ai ripari prima che qualche altro genio dello stesso gruppo venga di nuovo in Consiglio Comunale a chiedere di sfiduciare il sindaco (a breve novità anche sulla neve 2009…).

Mi dispiace che anche i miei amici giornalisti siano rimasti coinvolti in quest’ultima opera di mistificazione dei nostri novelli Houdini. Il gioco di prestigio è davvero eccezionale e ora ve lo mostro. Prendo spunto da una nota rivista telematica che ha pubblicato questa foto con tanto di titolo “Cabina di metano in mezzo al marciapiede”.

Peccato che i nostri “mozzarellari” non abbiano mandato, con più sincerità, una foto simile a questa. Come vedete, cambiando semplicemente la visuale e allargando la scena si vede tutta la realtà. E forse vedendo tutta la verità anche gli amici giornalisti avrebbero sorriso, rimandando tutto al mittente. La cabina, che prima era in un altro punto (cosa che i nostri Houdini non dicono), è stata spostata dove un marciapiede di 1,50 metri finisce da sempre (da sempre!) in un marciapiede largo solo 90 centimetri.

La cabina è stata messa lì per 3 motivi:

1) è un lavoro afferente alla “Terza Corsia dell’Autostrada” quindi non è detto che rimanga lì per sempre;

2) è stata messa in un posto dove da sempre inizia un marciapiede di 0,90 metri al termine di un marciapiede di 1,50 metri e dove da sempre il marciapiede si restringe (io abito a 30 metri e da quando mi ricordo è sempre stato così);

3) sono state fatte nuove strisce pedonali aggiuntive per invitare all’attraversamento sul marciapiede dell’altro lato che è più ampio;

4) c’è un altro motivo che intendiamo non spiegare per ragioni di delicatezza e privacy ma la cabina è stata spostata rispetto alla sua prima sistemazione proprio su richiesta esplicita di chi avrebbe potuto incontrare una vera e propria ”barriera architettonica” nella cabina.

Non intendo dilungarmi ancora ma risulta evidente che siamo stufi di queste becere accuse rivolte da politicanti d’accatto che per godere di un po’ di luce (nel buio dell’esilio dal Consiglio Comunale che dura dal 2001…) devono fare ombra ad altri. Questa ennesima bufala è diventata la scusa anche per attaccare Ercole, il suo staff e la “Settimana della Disabilità” che invece è stata una perla per Uboldo. Perla alla quale questi strenui difensori dei problemi dei disabili hanno ben pensato di non presenziare nemmeno a un appuntamento. Sentire dei genitori presenti dire: “Grazie perchè per la prima volta qualcuno ci ha ascoltato e ci ha fatto parlare” è stato forse il momento più emozionante da quando faccio il sindaco.

Tra l’altro, la legge italiana dal 1978 regolamenta i marciapiedi a 1,50 metri per il passaggio dei disabili. Una domanda sorge quindi spontanea: chi ha governato per dieci anni questo paese  non si è mai accorto che lì c’era un marciapiede sul quale non ci passano le carrozine e quindi obbligava comunque i disabili a cambiare lato?

Lascio a voi il giudizio sulla vicenda perchè, sinceramente, questa “politica del letame” buttato contro gli altri (forse per frustrazione più probabilmente per invidia) ha proprio annoiato. Anche perchè, in questo caso come in altri abbastanza recenti, prima di parlare o scrivere occorrerebbe pensare. Forse si ritengono i cittadini dei pesci che abboccano a tutto. Non è così, anche perchè circa l’ittica e più specificatamente sulle trote sono sicuramente più ferrati lor signori.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 09 Dicembre 2010
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