Tra presepi viventi e allestimenti storici, sono diversi i presepi nella zona del Saronnese e Tradatese che sono ormai una tradizione, anche per chi arriva da fuori provincia. I più importanti sono nei due Venegono, uno vivente realizzato da oltre 30 volontari, e uno che è un vero e proprio spettacolo costruito dai missionari combiniani. A questi si aggiunge la mostra dei presepi realizzata all’istituto Padre Monti di Saronno. Ma andiamo con ordine.

 

Al Castello dei missionari a Venegono Superiore c’è il tradizionale appuntamento con la rappresentazione della natività che ogni anno ha un aggangio con una tematica cara ai missionari. Quest’anno il titolo del presepe “Natale… quando la vita è un dono” ed è dedicato a padre Giuseppe Ambrosoli che ha dedicato la vita al servizio dell’Africa, prima come medico poi come missionario. «Se impariamo a rispettare il mondo rispettiamo la vita – spiega Padre Livio Tagliaferri, priore della congregazione di Venegono -. L’ecologia e rispetto verso mondo vanno di pari passo. Padre Ambrosoli è stato un grande medico ed è morto per non abbandonare gli ammalati».

La rappresentazione della natività, realizzata con fondali anche in stile africano, accoglie ogni anno migliaia di visitatori al Castello. Si abbina anche una mostra fotografica e di libri dedicati al tema, tra le mura dello storico castello. Il tutto da 25 dicembre al 30 gennaio. Tutti i giorni dalle 14 alle 18.

 

C’è da quasi quarant’anni ed è interamente realizzato da volontari. L’iniziativa, che nel periodo natalizio prevede diverse repliche giornaliere per tutto l’arco delle feste, con migliaia di visitatori, è in fase di preparazione tra falegnami, fabbri, elettricisti che stanno già costruendo da zero un vero e proprio maxi-set. «Formalmente – spiegano i volontari – abbiamo iniziato lo scorso 18 settembre. Siamo orgogliosi di essere giunti alla 39esima edizione di questa rappresentazione della natività». Il tutto ripreso da delle telecamere che collegate in diretta al sito http://www.presepiovenegono.it , dove è possibile consultare anche tutte gli orario per le rappresentazioni. Il titolo di quest’anno sarà "La notte in cui la storia si inchinò alla Gloria" ed è scritto totalmente in rima.

 

Storica anche la mostra presepi istituita all’istituto Padre Monti. Decina di allestimenti, tra cui anche diversi diorami realizzati artigianalmente qualche decennio fa dal defunto fratel Matteo Chita, frate della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione fondata dal Beato Padre Monti. Anche qui sono migliaia i visitatori che si presentano nell’istituto. La mostra è già aperta tutti sabato e domenica, all’istituto saronnese, dalle 15.00 alle 18.30, e tutti i giorni dal 25 dicembre al 16 gennaio. All’iniziativa è collegata in città anche l’iniziativa “Vota il presepe e la vetrina più bella”.