Unione Italiana, prima riunione a Saronno
Primo incontro del Direttivo Nazionale di Unione Italiana: "E' essenziale lavorare per una politica responsabile del Paese e superare l'attuale stallo"
Riceviamo e pubblichiamo
Si è tenuta venerdì 19 novembre a Saronno, in provincia di Varese, la prima riunione del Direttivo nazionale di Unione Italiana. Presenti – oltre al segretario nazionale di UI, Gianfranco Librandi – molti dei maggiori esponenti del movimento: Vincenzo Bassi, Sergio Corbello, Raimondo Fassa, Aventino Frau, Andrea Giannecchini, Pierluigi Gilli, Raffaella Greco, Benedetto Ippolito, Italo Marri, Annalisa Renoldi, Ermes Torresan, Fabio Torriero, Donato Valente. Ai lavori – tesi a fare il punto sull’attuale situazione politica – hanno partecipato anche il portavoce Massimiliano Lucini e il responsabile alla Comunicazione Andrea Margutti.
Si è tenuta venerdì 19 novembre a Saronno, in provincia di Varese, la prima riunione del Direttivo nazionale di Unione Italiana. Presenti – oltre al segretario nazionale di UI, Gianfranco Librandi – molti dei maggiori esponenti del movimento: Vincenzo Bassi, Sergio Corbello, Raimondo Fassa, Aventino Frau, Andrea Giannecchini, Pierluigi Gilli, Raffaella Greco, Benedetto Ippolito, Italo Marri, Annalisa Renoldi, Ermes Torresan, Fabio Torriero, Donato Valente. Ai lavori – tesi a fare il punto sull’attuale situazione politica – hanno partecipato anche il portavoce Massimiliano Lucini e il responsabile alla Comunicazione Andrea Margutti.
Molti gli spunti importanti emersi sia dal discorso introduttivo tenuto dal segretario Gianfranco Librandi sia dal successivo tavolo di discussione.
E’ essenziale innanzitutto lavorare per una politica responsabile del Paese e superare l’attuale stallo; occorre esprimere un consenso politico nuovo e condiviso, cercare una soluzione ai problemi irrisolti nell’ormai lungo periodo berlusconiano. Ma non solo. E’ ora di riforme istituzionali, prima fra tutte quella elettorale. Qui si pone il problema, tanto dibattuto ma carente di proposte concrete, della modifica del sistema elettorale, del livello dello sbarramento, della entità del premio di maggioranza o del secondo turno se si tornasse al collegio uninominale, come parecchi ritengono utile anche come mediazione politica.
Tutto questo però è stato spesso fatto entrare da qualcuno – con astuzia irresponsabile – nel «mercatino della politica», inventato da Berlusconi e dal suo entourage per ovviare, o meglio, per scansare i veri problemi della società italiana che fa fatica a risalire la crisi, che fa fatica a diminuire la disoccupazione, che non dà un futuro ai giovani, che non investe nel bene più importante che è la ricerca collegata alla istruzione. Un Paese allo sbando, che non trova un nocchiero capace di portare la nave Italia in un mare più sicuro.
La crisi sia politica sia economica attraversa il paese da nord a sud e questo governo non sembra essere in grado di dare una risposta concreta, perché è costantemente distolto dai problemi del suo premier, problemi strettamente personali e pertanto non capaci di dare soluzione ai problemi collettivi.
Unione Italiana è nata proprio per superare queste difficoltà e queste divisioni; è nata per fare chiarezza e per unire il Paese. "Il nostro – ha detto Librandi, concludendo il suo discorso di apertura ai lavori – è certamente un progetto difficile e impegnativo, nessuno lo vuole negare o minimizzare; ma è un progetto che abbiamo deciso di portare avanti insieme, che ci permetterà di avere un nostro Movimento, di avere una voce nostra e mani libere, di poter perseguire i nostri obiettivi senza interferenze altrui".
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