Sportello immigrati e tavolo di confronto tra comunità di strenieri di Saronno. Troppe iniziative che non piacciono alla Lega Nord. Troppa attenzione agli immigrati, accusa il Carroccio. Espressioni che si commentano da sole, risponde il sindaco Luciano Porro. Oggetto della polemica la recente rinascita dello sportello immigrati, che tra l’altro avrà anche una versione on-line.
Il progetto è stato presentato ufficialmente in municipio martedì mattina: il responsabile comunale del servizio, Igor Zirilli, ha spiegano che il sito sarà in linea con le future normative, come indicate nel nuovo pacchetto sicurezza del Ministro Maroni, secondo cui la gestione dei rinnovi dei permessi di soggiorno dovranno passare in carico ai comuni. «Non si sa ancora quando avverrà questo passaggio – ha spiegato -, attualmente è in fase sperimentale, ma quando succederà noi saremo pronti e non dovremo correre ai ripari all’ultimo minuto».

Lo sportello Immigrati
L’istituzione dello sportello ha però scosso a livello politico. La Lega ha accusato il comune di sperperare i soldi dei cittadini, che sarebbe meglio utilizzare le risorse per coloro che hanno perso il lavoro. «Queste affermazioni si commentano da sole – risponde il primo cittadino -. Abbiamo ritenuto opportuno che offrire un servizio di questo tipo per i migranti, come preferisco definirli io, per diversi motivi: primo fra tutti è che sono persone che vengono per lavorare e portare il loro contributo di braccia. Come ha detto il responsabile della Caritas di Milano, abbiamo chiesto braccia e sono arrivate persone. Se ci dovessimo comportare come i legisti, noi che siamo una nazione civile, trionferebbe l’egoismo. Noi non ci stiamo».
Il vicesindaco e assessore si servizi alla persona, Valeria Vallioni, ha spiegato che per la istituzione dello sportello «non sottraiamo nessuno tipo di risorse. Sarà gestito da dipendenti comunali. Inoltre lo sportello servirà a ricercare finanziamenti. La necessità di integrazione e oggetto di progetti che possono essere finanziati da altri enti come Provincia, Regione e Ministero. Ma a questi finanziamenti si accede solo presentando una progettualità e lo sportello immigrati avrà questo compito». La Vallioni risponde anche alle accuse di dare una corsia preferenziale, per l’affidamento degli alloggi comunali, ai Sinti di Saronno, coloro che vivono nel campo nomadi: «Non ci sono in nessun modo canali preferenziali, nè per stranieri nè per Sinti: alcuni hanno fatto la domanda come gli altri, deciderà la graduatoria regionale. Loro hanno una propria cultura, una propria etnia, l’unica cosa che abbiamo fatto in più è stata invitarli al tavolo di confronto con altre comunità di stranieri».

Il tavolo di confronto
Il primo tavolo di confronto tra le comunità stranieri e l’amministrazione comunale si svolgerà il prossimo 2 dicembre in municipio. È stato organizzato dall’amministrazione comunale, inviando le mail alle associazioni delle diverse comunità presenti in Saronno, ma non solo. «Abbiamo invitato anche qualche associazione che c’e in provincia ma non presente sul territorio – ha proseguito la Vallioni -. Sudamericani per esempio ve ne sono molti in città, ma non hanno un associazione. Poi sarà meglio se ci saranno dei referenti locali. ma per iniziare va bene. L’obiettivo di questo tavolo è ascoltare le diverse comunità, sentire le loro esigenze, ma anche metterle in rete. Ci sono realtà che per esempio non si conoscono tra di loro che potrebbero darsi una mano. Inoltre, può essere un’occasione per reperire delle risorse tramite finanziamenti di vario genere. Prima ascolteremo, poi stenderemo eventuali progetti. È solo un modo, senza alcuna spesa aggiuntiva, per dare ascolto a tutte le parti che compongono la nostra città».