Basta un po’ di freddo e l’inquinamento è alle stelle
Valori oltre i limiti settimana scorsa in tutte le città della provincia. Ma il record è quello di Ferno: polveri sottili oltre la soglia per sei giorni su diciotto dall'inizio del mese
Sono bastati pochi giorni di freddo e pioggia per portare la qualità dell’aria nelle città oltre i livelli di guardia. Il pericolo principale – come ad ogni inverno – si chiama Pm10, le polveri sottili sotto i 10microgrammi, che penetrano nei polmoni. I dati dei primi 18 giorni di ottobre, va detto, non sono proprio sconfortanti: a Varese (centralina Coppelli) il livello delle polveri sottili è stato sopra la soglia di 50 microgrammi per metro cubo per 4 giorni, con un picco massimo di 73 microgrammi/metro cubo. Stesso numero di giorni di sforamento anche a Gallarate, con un picco massimo di 77. Un po’ meglio Busto Arsizio, con tre giorni oltre i limiti e una punta massima di 67. A Saronno 5 giorni oltre i limiti, con picco massimo di 87.
Il risultato peggiore è però quello di Ferno, dove la centralina aeroportuale ha registrato valori oltre la soglia di allarme per 6 giorni su 18, uno ogni tre, e un picco massimo di 90 microgrammi per metro cubo. Curiosamente, Ferno non fa parte neppure dell’area A1, quella interessata dal piano antismog regionale (stop alle auto inquinanti di giorno) e che comprende i Comuni dell’asse del Sempione e del Saronnese. Sul banco degli imputati le emissioni da traffico automobilistico e quelle degli impianti di generazione e di riscaldamento. Non a caso il picco di ottobre nelle città è concentrato nei giorni più piovosi e freddi di questo mese (14, 15 e 16 ottobre).
Il valore limite di Pm10 fissato dalla legge è di 50 microgrammi/metro cubo di media nelle 24 ore (il dato rilevato dalle centraline). Questo limite non può essere superato per più di 35 giorni nell’arco di un anno: se si eccede, le autorità competenti (in primis, il sindaco, prima autorità sanitaria) deve prendere opportuni provvedimenti. In aggiunta alla rilevazione sul numero di giorni di sforamento, è previsto anche un monitoraggio sulla media annua, che deve essere contenuta entro i 40 microgrammi/metro cubo. La normativa di riferimento è il Decreto Ministeriale 60/2002
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