Il circolo Sandro Pertini ricorda Anna Politkovskaja
Il circolo donerà nei prossimi giorni una copia di “Cecenia, disonore russo” alla biblioteca comunale
Mentre ricorre il quarto anniversario della morte di Anna Stepanovna Politkovskaja, giornalista russa freddata da un killer il 7 Ottobre 2006, di fronte alla porta di casa. Anna lavorava per la Novaya Gazeta, periodico moscovita di ispirazione liberale, ma mentre in patria era quasi sconosciuta al grande pubblico, riceveva importanti riconoscimenti a livello internazionale.
Il coraggio con cui raccontava la sporca guerra che la Russia di Putin stava (e sta) conducendo in Cecenia (una guerra fatta di violenze arbitrarie, abusi, torture, pestaggi, stupri, amputazioni, omicidi, violazioni continue di qualsiasi diritto umano, avvallate dagli alti gradi dell’esercito russo e da Mosca) gli è valso il prestigio globale e probabilmente anche la morte.
E’ stata uccisa (come ricorda Roberto Saviano nella prefazione dell’edizione italiana di “Cecenia, il disonore russo”) il giorno del cinquantaquattresimo anno dell’allora Presidente Putin, e quella morte di una giornalista tanto scomoda sembrò un regalo. Sono passati quattro anni, ma nell’amica Russia, di “giornalismo” si continua a morire. Si muore di verità, di notizie, di libertà di parola. Il 19 Gennaio 2009 è stato ucciso in mezzo ad una strada l’ex avvocato di Anna, Stanislov Markelov, insieme alla giornalista Anastasija Baburova, 25 anni, che aveva preso il posto di Anna alla Novaya Gazeta. Secondo stime internazionali i giornalisti uccisi in Russia negli ultimi 10 anni sono più di 200, tra i quali vogliamo ricordare anche Antonio Russo, giornalista free-lance ed inviato di Radio Radicale in Cecenia, torturato ed ucciso il 16 Ottobre 2000.
Questo ricordo di Anna Politkovskaja a 4 anni dalla scomparsa, non vuole essere solo un retorico richiamo alla memoria ed una riflessione sulle relazioni tra il nostro paese, la UE e la Russia (già definita “democrazia” guidata da “doni del signore” da un noto leader europeo) ma anche un invito a conoscere l’opera della giornalista scomparsa e la disastrosa ed irrisolta questione cecena. Il circolo Sandro Pertini di Saronno, che considera la libertà di parola stella polare di ogni nazione civile (sicuramente molto più del gas naturale), donerà nei prossimi giorni una copia di “Cecenia, disonore russo” di Anna Politkovskaja alla biblioteca comunale, perché questa storia di libertà possa divenire patrimonio di tutti i saronnesi.
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