Suona la sirena della Flint, la Polizia Locale sbarra gli ingressi dai due lati in via Verdi, la Protezione Civile prende posizione con una quarantina di uomini all’esterno dell’azienda che produce resine per vernici e i lavoratori cominciano ad uscire dallo stabilimento a gruppi. All’interno dell’industria chimica oggi, martedì, si simula un incidente che potrebbe accadere e l’azienda testa i meccanismi di sicurezza che dovrebbero scattare in questi casi.

Tutto è andato per il verso giusto, la normativa è stata rispettata e il pericolo di una nube di fumo scongiurato. L’esercitazione organizzata all’interno della grande fabbrica simulava il caso in cui un’autobotte contenente acetato di etile avesse preso fuoco e un lavoratore fosse rimasto ferito. Questo tipo di incidente non provoca nubi tossiche e pericoli per la salute degli abitanti della zona ma il disagio a livello olfattivo potrebbe allarmare e creare il panico. L’ingegner Enrico Boffi, che ha coordinato l’esercitazione, è soddisfatto, all’appello nel punto di raccolta sono arrivati tutti i lavoratori, il sindaco di Caronno Pertusella Augusta Maria Borghi è giunta sul posto (come da protocollo che prevede l’invio di un fax a sindaco e prefettura) mentre un’auto della Polizia Locale fa il giro del quartiere Bariola con gli altoparlanti per avvisare la cittadinanza a non uscire di casa.

Se tutto, nella realtà, dovesse funzionare come è accaduto questa mattina durante l’esercitazione l’incendio sarebbe spento dal personale dell’azienda che è predisposto a questo tipo di intervento e l’arrivo dei Vigili del Fuoco servirebbe solo a mettere in sicurezza e avviare le indagini sulle cause dell’incendio.