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“Si doveva fermare l’occupazione di Palazzo Visconti”

Unione italiana si scaglia contro l’amministrazione comunale colpevole di non aver fatto sgomberare i giovani che hanno preso possesso dell’edificio durante la Notte bianca

«Viva l’arte e la cultura, ma nel rispetto delle regole e della sicurezza. Il gruppo Telos, previo annuncio mediante volantini, ha “occupato” il cortile di Palazzo Visconti durante la notte bianca.
Non condanniamo il fatto in sé, un po’ di movimento e un po’ di musica in città e in queste belle notti estive. Quello che però non troviamo ammissibile è che un’Amministrazione Comunale forse per non creare tensioni, forse per non andare contro quei gruppi di voto e di consenso che ne hanno anche favorito l’elezione abbia permesso anzi, non sia minimamente intervenuta, a sanare una situazione che non era assolutamente legittima».
La condanna su quanto accaduto sabato scorso, quando il gruppo di giovani che si è fatto chiamare i “I predoni della notte nera” ha occupato il palazzo ormai dismesso, arriva dal gruppo di minoranza di Unione Italiana, di cui fa parte anche l’ex sindaco Pierluigi Gilli. «Esistono delle regole per le manifestazioni, regole imposte per garantire la sicurezza degli spettatori, dei luoghi e anche dei cittadini che abitano nella zona – spiegano dal gruppo politico -.  Queste regole vanno seguite e se non rispettate vanno imposte anche con la forza pubblica».
 
Nel mirino di Unione Italiana anche la conservazione di Palazzo Visconti che «non ha proprio bisogno di queste scorribande; i ragazzi che hanno organizzato questa manifestazione si mettano bene in testa che, come chiunque altro, possono partecipare alla vita cittadina mettendosi in fila per avere le debite autorizzazioni; la smettano di comportarsi come arroganti e supponenti. Che cosa hanno ottenuto? Di riuscire a fare un concerto in un luogo chiaramente pericoloso, mettendo a rischio la propria incolumità e quella di chi vi ha partecipato».
«Riteniamo che sia giunto il momento che l’Amministrazione, sinora inerte e silenziosa in punto, anche fin troppo, prenda una decisa posizione a favore della legalità, che include anzitutto il rispetto per le proprietà comunali, patrimonio comune di tutti i Saronnesi. Altrimenti la riterremo connivente a tali iniziative – concludono -. Ripetiamo, a costo di essere noiosi, non condanniamo il gesto in se ma il modo, la forzatura delle regole e soprattutto il lassismo dell’Amministrazione pubblica che per convenienza "elettorale" (o contiguità ideologica?) ha preferito chiudere tutte e due gli occhi sulla questione e lasciar perdere. Un pessimo esempio di privilegi per alcuni».

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 14 Luglio 2010
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