I disegni dei bambini per promuovere l’Avis
Iniziativa della sezione cittadina dell’associazione che ha ospitato nella sua sede gli alunni delle quinte elementari del paese
Anche quest’anno la sezione comunale dell’Avis ha proposto un incontro con i ragazzi delle scuole uboldesi al fine di diffondere il senso della solidarietà e il gesto del dono del sangue. Gli alunni delle quinte elementari hanno avuto occasione di visitare la sede avisina locale dove il direttore sanitario Carlo Cozzi e due dirigenti della locale sezione hanno illustrato l’attività dell’associazione e l’importanza della donazione, quale gesto anonimo, universale e disinteressato verso chi ne ha disperata esigenza e della buona salute.
Gli incontri hanno prodotto biglietti augurali da inviare ai diciottenni della comunità.
Dagli incontri è scaturita l’idea di coinvolgere gli alunni ad un progetto messo a punto dal Consiglio dell’AVIS: “un biglietto augurale ai diciottenni”
«Ciascun ragazzo ha prodotto un disegno – spiegano dalla sezione uboldese dell’Avis -, interpretando con la propria sensibilità il messaggio ricevuto; il risultato è stato sorprendente: 112 disegni augurali che saranno trasmessi ai futuri diciottenni e che ora sono esposti sino alla fine del mese , in concomitanza della Festa Mondiale del Donatore di Sangue, 14/06/2010, su tre vetrine presso la Farmacia Comunale. C’è una certezza, ovvero che è stato seminato, e bene visto il risultato, il seme della solidarietà in queste giovani leve e chissà che al compimento della maggiore età anch’essi avranno l’occasione di ricevere un augurio simile, li invoglierà a donare parte di se stessi ai più bisognosi. La scelta di esporre i lavori all’ASSU non è casuale, da anni è in essere una fattiva collaborazione con la sezione AVIS locale. L’azienda ha trasmesso fondi nei momenti di necessità, mette annualmente a disposizione materiale diagnostico; alla Farmacia Comunale vengono effettuati i cardiogrammi dei neo-avisini. Un ringraziamento al Cda, alle dott.sse Laura e Mary ed al Dott. Edoardo è doveroso, per la fattiva disponibilità che hanno sempre offerto alla nostra associazione».
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