Nuovi colori nella scuola, un ambiente più confortevole e spazi verdi rimodulati. È quello che hanno studiato alcuni studenti della scuola elementare San Giovanni Bosco, che hanno anche steso la “Guida turistica del quartiere Matteotti”. Il progetto è stato presentato mercoledì mattina in Villa Gianetti, alla presenza dell’assessore Fontana e del dirigente scolastico.

Il progetto si chiama “Raccontami uno spazio” ed è stato ideato e realizzato dal Laboratorio di Psicologia della Comunicazione dell’Università Cattolica di Milano, guidato da Maria Rita Ciceri e da Anna Gigliarano, e dal Laboratorio di Architettura e Design Dagad di Milano, guidato da Paolo Righetti e dalla Visual Designer Marta Carlon. Il progetto è stato sostenuto dal Lions Club Saronno Host.

 

I bambini della quarta B, con la loro maestra Fausta Carugati, da Ottobre 2009 fino a Giugno 2010 hanno partecipato a un ciclo di laboratori, durante i quali sono stati guidati nell’osservazione e nell’analisi del loro vivere gli spazi quotidiani, a partire dal più esteso quartiere Matteotti fino al più specifico spazio scuola. L’obiettivo è stato quello di osservare cosa significa per i bambini “stare bene” in un ambiente, quali sono i loro criteri di valutazione per definire uno spazio bello o brutto, accogliente o pauroso e a partire da questo guidarli verso una maggiore comprensione delle proprie emozioni e degli stati d’animo che vivono nei diversi ambienti che frequentano, volontariamente o non volontariamente, ogni giorno. L’obiettivo è stato anche quello di far comprendere che è possibile gestire e determinare, almeno in parte, il proprio benessere all’interno degli spazi di vita, attraverso delle modificazioni che non sempre riguardano l’aspetto estetico dell’ambiente, ma un utilizzo più funzionale.

 

Al termine dei laboratori che hanno avuto come oggetto di analisi il quartiere, è stata realizzata dai bambini una “Guida turistica del quartiere Matteotti”, che racconta come i luoghi del quartiere sono conosciuti, visti e desiderati dai suoi abitanti più piccoli.

Durante la seconda parte del progetto si è voluto dimostrare ai bambini che è possibile realmente realizzare un cambiamento dell’ambiente e, di conseguenza, migliorare il proprio benessere, grazie a piccole modifiche. Analizzando l’edificio scolastico, la funzione dei vari spazi, come e quanto vengono usati dai bambini e il loro stato d’animo durante l’arco della giornata, si è visto che i bambini non si riconoscono nelle pareti scolastiche, perché queste non sono accoglienti né funzionali per i loro scopi. Per questo motivo, si è deciso di dare una nuova forma e un nuovo colore alla scuola, per renderla più rispondente alle esigenze dei bambini, che la vivono quotidianamente e per migliorare la sensazione di benessere dei bambini, che varia in base allo spazio specifico in cui si trovano, al momento della giornata e alle prestazioni che sono loro richieste.