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Pd: “Inaccettabile quanto accaduto al 25 aprile”

Anche il segretario del partito democratico, Nicola Gilardoni, prende posizione sulla contromanifestazione dei giovani del Telos

Mentre il Sindaco Luciano Porro, nel discorso commemorativo in occasione del 25 Aprile, affermava “non c’è pace senza giustizia, la Resistenza deve continuare contro le tragedie umane come la povertà, il silenzio e l’indifferenza” e chiamava i cittadini saronnesi a dare il proprio contributo per la crescita democratica della città, per non tradire gli ideali che hanno portato alla stesura della nostra Costituzione, siamo stati spettatori di una manifestazione alternativa che ha avuto come bersaglio la Lega Nord, la sua sede e il suo ex segretario politico cittadino.

Condanniamo senza tentennamenti simili manifestazioni, che consideriamo assolutamente inaccettabili. Riteniamo che qualsiasi forma di dissenso o disaccordo rispetto alle posizioni politiche espresse dalla Lega, o domani da altri, debba avvenire nel pieno rispetto della legalità e della Costituzione. Ricordiamo che il 25 aprile è un’occasione che la memoria e la storia ci offrono per non sbagliare altre volte.

Oggi più che mai abbiamo un gran bisogno di modelli autentici e così il 25 Aprile può tornare a “parlare” e noi possiamo “ascoltare la sua lezione”. È nostro compito continuare a difendere quello che altri, prima di noi, hanno conquistato, è nostro compito garantire le libertà personali, l’uguaglianza e i principi fondamentali della Costituzione. Le derive autoritarie, le dittature mediatiche, i nuovi o mai sopiti razzismi, i messaggi di modifiche unilaterali della Carta Costituzionale, le intolleranze verso tutto ciò che è diverso, estraneo o straniero, il mancato rispetto della legalità, le forme di giustizia sommaria e “fai da te” sono i nuovi pericoli su cui è necessario meditare e far riflettere anche quella famosa “zona grigia” in cui allora, come oggi, si collocò la maggioranza degli italiani, in attesa degli eventi. Solo in questo modo, se saremo in tanti, oltre gli schieramenti, riusciremo ad isolare i nuovi rischi e, pacificamente, a creare una vera identità nazionale, una vera Democrazia.

Piero Calamandrei nel suo discorso ai giovani nel 1955 disse: “Domandiamoci che cosa è per i giovani la Costituzione. Che cosa si può fare perché i giovani sentano la Costituzione come una cosa loro, perché sentano che nel difendere, nello sviluppare la Costituzione, continua, sia pure in forme diverse, quella Resistenza per la quale i loro fratelli maggiori esposero, e molti persero, la vita”. Certamente la soluzione non sta nell’isolare o marchiare chi la pensa diversamente, anzi il nostro compito è comprenderne il disagio, l’insofferenza e trovare delle risposte. Il nostro compito è quello di tramandare il significato del 25 Aprile, non di strumentalizzarlo a piacimento per ottenere incarichi e riconoscimenti, perché sopravviva alla morte dell’ultimo partigiano e al passare del tempo che oscura ogni cosa. Per vivere da uomini bisogna essere liberi non accettando alcuna imposizione o assuefazione a messaggi suadenti o egoistici. Questa è la responsabilità che attende tutti noi, nessuno escluso.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 28 Aprile 2010
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