Dopo otto mesi il commissario prefettizio Giuliana Longhi saluta la città. Il passaggio di consegne con Luciano Porro si è svolto in municipio martedì sera: la Longhi è arrivata dopo 15 giorni di Porro da sindaco nel luglio del 2009 e ora ha riconsegnato la città alla stessa persona. «Per qualcun ha fatto del bene a decantare la situazione, dopo un clima politico molto teso – ha spiegato il neo-sindaco -. Ora la città ha scelto in maniera definitiva. Chiunque dovrà rispettare questa scelta. Il commissario ha traghettato con merito. Speriamo non debba più tornare a Saronno, otto mesi sono più che sufficienti. Ha fatto il suo dovere, e ora è mio dovere, da parte della città, ringraziarla pubblicamente per l’impegno che ha dimostrato».

Parole di apprezzamento sono state espresse anche dalla Longhi che si è trovata a dover guidare un comune di 38mila abitanti: «Otto mesi sono lunghi e certe decisioni non possono più aspettare -. È stato bella professionalmente e umanamente l’esperienza di Saronno. Porterò con me questi mesi, soprattutto la vicinanza con i cittadini. Ci tenevo a incontrare il sindaco per fare fare ora un punto della situazione su quanto fatto e informarlo su cosa è rimasto in sospeso».

Porro si è poi insediato nell’ufficio del sindaco, sottolineando quali saranno i prossimi passi . Entro il 22 aprile deve essere convocato il consiglio comunale che dovrebbe riunirsi quindi entro il 3 maggio. Entro quella data vi sarà sicuramente una Giunta: «Ci stiamo lavorando – ha dichiarato Porro -. Mercoledì sera si riuniscono tutte le forze della coalizione per affrontare proprio il tema della nuova squadra che guiderà la città. Ho le mie idee ma ne discuterò con gli altri. Comunque confermo che gli assessori saranno sei e ci sarà qualche donna. Saranno persone competenti e non saranno nominate per accontentare nessuna forza politica. Così riusciremo a creare una squadra».

«Non sarò un uomo solo al comando – ha concluso il sindaco -. Il mio compito sarà quello di coordinare bene delle persone capaci. Ognuno dovrà fare la sua parte, ma tutti dovranno lavorare insieme. Qualche assessore magari sarà riconfermato dallo scorso anno, ma posso dire con certezza che non ci sarà lo Sgarbi di turno: le competenza esistono all’interno di Saronno, ci sono tutte le capacità che servono per cambiare e rilanciare la città».