«La comparsa delle reti arancioni a delimitazione dell’area dello svincolo ha impressionato tanti cittadini per la sua vastità e già oggi le ruspe sono al lavoro per realizzare un’opera inutile e dannosa». È il commento del comitato di cittadini “No allo svincolo” dopo la delimitazione del cantiere nell’area dove sorgerà l’opera.  

«La devastazione irreversibile del territorio di Uboldo è quindi iniziata – proseguono -. Le vituperate code  per il quale lo svincolo doveva essere la panacea si sono nel frattempo dissolte grazie alle rotonde, mentre nella zona industriale di Origgio, a ridosso dello svincolo, sono spuntate decine di capannoni per lo più a vocazione logistica, con moltitudini di porte per i camion i quali non hanno notoriamente un effetto benefico sul traffico e, come se non bastasse, ad Uboldo si realizzerà un nuovo “centro commerciale” (Piano integrato di intervento ex area Barzago) in via IV novembre di cui francamente non si sentiva il bisogno. Tanti attenti cittadini oggi si stanno accorgendo che la soluzione adottata (pretestuosamente) per diminuire il traffico è sicuramente peggio del male originale. Inoltre questi si stanno chiedendo se quello che succede oggi nel saronnese non sia già successo solo pochi anni fa nelle periferie subito fuori Milano:  Bollate, Garbagnate, Quarto Oggiaro  e che questo cancro urbanistico stia procedendo verso la nostra zona lasciandosi alle spalle non luoghi vivibili, ma periferie    cementificate senza futuro, buone solo come bacino dormitorio».