Mario Angelo Ceriani ha 55 anni ed è medico di medicina generale in Origgio. E’ fondatore nel 1991 di una formazione civica chiamata appunto “Lista civica”. Vicesindaco dal ’91 al ’95, viene poi eletto primo cittadino nel ’96, vi rimane fino al 2005, sostenuto anche dal centrodestra. Dopo due mandati lo sostituisce Luca Panzeri, di cui viene nominato vicesindaco, ma gli viene ritirato l’incarico nel 2008.

Dopo due decenni da sindaco e vicesindaco, cosa la spinge a ricandidarsi?
«Dopo la rinuncia a coordinatore del Pdl Origgio nel Dicembre 09 ho accolto l’invito a rappresentare una nuova formazione L’Arca viva , forza civica, espressione di grande partecipazione, animata dal rispetto e dal sostegno alla persona, rispettosa dell’ambiente attraverso la proposta di una crescita sostenibile e di qualità – spiega Ceriani -. Molti di noi, si stanno allontanando dal tradizionale voto di appartenenza per approdare, sempre di più, verso una politica di opinione, figlia di decisioni libere e legate alle specifiche proposte programmatiche. Oggi nell’ambito locale ci si identifica in una politica capace di elaborare cultura, di misurarsi sulla progettualità, nell’analisi dei problemi di una comunità, sulla capacità di risposta».

Quale oggi l’esigenza primaria di Origgio?
«La sensibilità e l’attenzione al sociale e alla famiglia soprattutto in questo periodo di crisi economica. Ridurre dal 2011, l’addizionale Irpef dal 0,5 al 0,3 e/o costituire un fondo di solidarietà di euro 200.000 all’anno per le famiglie in difficoltà(pensiamo ai disoccupati) e per le associazioni di volontariato che agiscono sul nostro territorio (unitalsi,patronati) a cui verrà assegnata una sede presso villa borletti o presso il palazzo comunale. Aumentare i contributi dei buoni sociali alle famiglie».

Quali sono i tre punti principali del programma?
«Porogetto Giovani cioè uno strumento efficace di partecipazione giovanile, con iniziative concrete nei campi dell’informazione, della socializzazione, cultura, sport, svago e sempre prestando la massima attenzione ai problemi del disagio e dell’emarginazione: la crescita propositiva, costruttiva di un giovane è la ricchezza di tutta la comunità. Realizzazione del centro di aggregazione giovanile per dare una casa alla consulta giovanile. Migliorare la viabilità con provvedimenti concreti per strade e parcheggi; favorire con incentivi l’utilizzo di energia pulita e una edilizia ecologica per ridurre il consumo di energia inquinante».

Origgio confina con Saronno e con il milanese, ha una sua identità? Quale?
«Anche se attraversato da due autostrade e con ampie aree industriali, Origgio mantiene da sempre un giusto equilibrio tra l’edificato e il suo verde. Nel Piano Regolatore Generale è vincolato a verde un quarto del territorio. E’ un paese al confine con Milano, facilmente raggiungibile con l’autostrada e ciò lo rende invitante per molti nuovi residenti che sicuramente ne apprezzano anche la tranquillità e la vivibilità».

Un appello agli elettori?
«Vivo ad origgio, ho a cuore il paese ed ho ancora la voglia, l’entusiasmo, la progettualità per propormi alla guida della comunità; oggi ancora con più esperienza, e con la giusta maturità per condurre la politica al suo valore di servizio per il cittadino,risvegliare le energie e le virtù migliori del paese per riproporre il bene comune puntando sull’attività del pensiero positivo aprendomi alle correnti più dinamiche della nostra comunità».