Presentato il progetto accoglienza per famiglie disagiate
L’idea prevede la predisposizione di otto appartamenti che saranno usati per nuclei familiari italiani e stranieri
Prestato nei giorni scorsi il progetto accoglienza. Progetto che prevede la predisposizione di otto appartamenti che saranno usati per l’accoglienza temporanea di nuclei familiari italiani e stranieri con difficoltà abitativa. Sono previste inoltre delle azioni di sostegno e di accompagnamento per favorire lo sbocco successivo di dette famiglie verso soluzioni abitative definitive. Nel progetto sono coinvolte la Parrocchia e l’Amministrazione Comunale oltre che la Caritas Ambrosiana.
Capofila del progetto è Fondazione S: Carlo che per compito della diocesi di Milano ha il mandato di gestire i progetti di accoglienza sociale.
La parrocchia ha affidato a Fondazione S. Carlo per 20 anni in diritto di superficie lo stabile di Via Dante, 72 e Fondazione S: Carlo si è impegnata a trovare i finanziamenti per la sua ristrutturazione al fine della sua destinazione sociale dell’accoglienza. In queste settimane sono in piena esecuzione i lavori edili ed i primi tre appartamenti saranno pronti a fine inverno.
L’assemblea pubblica è stata introdotta dal parroco di Caronno Pertusella, mons. Francantonio Bernasconi. Si sono poi succeduti gli interventi di Giuseppe Sala, di Fondazione S: Carlo, e di Mario Morandi, assessore comunale di Caronno Pertusella.
E’ poi intervenuto il dott. Raffaele Gnocchi, della Caritas Ambrosiana, a cui è affidato l’incarico di sostenere con un percorso formativo le persone di Caronno Pertusella a costituirsi in un gruppo di volontariato a supporto delle attività che il progetto prevede.
Erano presenti anche il direttore di Fondazione S. Carlo Giancarlo Comincioli, e Mario Salis, presidente della cooperativa sociale “Le Querce di Mamre”, del sistema Caritas diocesano, alla quale Fondazione S. Carlo ha affidato la gestione di alcune attività di servizio previste dal progetto.
L’assemblea è stata un momento importante di chiarificazione e di condivisione e si è conclusa con l’impegno ad attivare il percorso di formazione dei volontari.
Pubblicato il
09 Dicembre 2009
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