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Perché Pellicini non parla delle scuole di Saronno?

Pierluigi Gilli, già sindaco di Saronno, chiede spiegazioni alla Provincia sulla strana "omissione" comunicativa dell'assessore alla formazione

Pierluigi Gilli chiede all'assessore provinciale Pellicini come mai non ha citato le sucole di Saronno nel piano scolastico provincialeLeggo su Varesenews delle preoccu-pazioni dell’Assessore Provinciale all’Istruzione e Formazione Pellicini per il ritardo nell’iter appro-vativo dei regolamenti attuativi della Riforma Gelmini: con dovizia di particolari, l’Assessore parla delle scuole medie superiori di Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Luino, Tradate e persino di Lave-no e Bisuschio.
Delle scuole medie superiori di Saronno non si fa nemmeno cenno: non una parola.
Può darsi che si tratti di un’incresciosa omissione comunicativa – non per questo meno allarman-te -, che nei prossimi giorni sarà rimediata, come mi auguro.
Se, invece, così non fosse, ci sarebbero da trarre sconsolanti considerazioni: alla Provincia si di-mentica che Saronno è sede da decenni di un’amplissima e valida offerta scolastica superiore pubblica statale e non statale, con il Liceo Classico (inclusivo degli indirizzi linguistico e socio-psico-pedagogico) e, con diversi indirizzi, Liceo Scientifico, Istituto Tecnico Industriale, Istituto Tecnico Commerciale, Istituto Professionale, Istituto Tecnico per Geometri, per periti grafici, per ragionieri, per odontotecnici, per periti turistici, per periti agrari, Scuola Alberghiera, che somministra quoti-dianamente i suoi servizi a circa settemila studenti provenienti dalle Province di Varese, Como, Mi-lano e Monza e Brianza, con notevoli investimenti della Provincia stessa ed il concorso del Comune di Saronno, quando ne sono sussistiti i presupposti; gl’istituti superiori saronnesi godono di otti-ma fama (basti dire che il Liceo Scientifico è stato premiato negli ultimi anni dal Politecnico di Mi-lano perché i suoi “maturati” sono risultati i migliori di tutta la Regione Lombardia tra i partecipan-ti alle prove di ammissione al Politecnico stesso) ed hanno da anni il problema di fare fronte all’imponente richiesta di iscrizioni.
Sempre che non si tratti di una dimenticanza, ci sarebbe anche da domandarsi quale funzione al-meno informativa sulla nostra realtà abbiano svolto in materia i due Saronnesi Assessori che sie-dono nella Giunta Provinciale… (tra cui un influentissimo Coordinatore Provinciale).
Qualche anno fa fui trattato da folle quando osai ipotizzare una certa convenienza di Saronno ad essere inclusa nella Provincia di Como: già allora osservavo che da Saronno a Como non esiste una sola scuola media superiore (tranne l’Istituto d’Arte a Lomazzo); fui additato come provocatore.
Con l’aria che tira, sarebbe gradito sapere che cosa pensino ed intendano fare i politici saronnesi, il Sig. Commissario Straordinario di Saronno ed i Sindaci della “penisola” (così è chiamato il Saron-nese alla Provincia), Caronno Pertusella, Cislago, Gerenzano, Origgio ed Uboldo, centinaia e centi-naia dei cui cittadini frequentano le superiori a Saronno.
I genitori ed i ragazzi della nostra città e del comprensorio delle quattro Province che vi fanno rife-rimento per l’insegnamento superiore e tutti gli operatori scolastici hanno il legittimo diritto di conoscere come evolverà la situazione e di capire quali indirizzi didattici saranno confermati o cambiati o soppressi per il prossimo anno scolastico nell’imminenza della scelta del percorso for-mativo: speriamo che da Villa Recalcati ci si rivolga presto anche ai Saronnesi, come a tutto il resto della Provincia.
Saronno, 7 dicembre 2009.

Avv. Pierluigi Gilli
Sindaco emerito di Saronno

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 08 Dicembre 2009
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