Muore annegato in 50 centimetri d’acqua
Il fatto avvenuto attorno alle 12.30. Inutile la corsa dei vigili del fuoco e del 118: al loro arrivo l’uomo era deceduto
Una fine terribile per un uomo di 57 anni: è morto annegato in un bacino di raccolta acque piovane. L’allarme è arrivato al 115 attorno alle 12.30 di oggi, 18 novembre: le unità da Saronno e da Varese sono accorse sul posto, un’abitazione di via Roma, poco distante dalla ferrovia e dal Municipio.
Per il soccorso è stato mobilitato anche un reparto saf, che può operare in condizioni estreme: si pensava che una persona fosse caduta in una fossa biologica. Ma all’arrivo del 118 e dei vigili del fuoco, la triste scoperta: l’uomo, Giorgio Lattuada, classe 1952, da poco in pensione, era riverso a terra privo di vita. Il tutto è accaduto, secondo quanto affermato dai vigili del fuoco, nei pressi di un tombino posto nel cortile di casa che costituisce un accesso alla raccolta di acque piovane, e non, come si è creduto in un primo momento, in una fossa biologica.
A trovare l’uomo con il corpo infilato nel pozzetto è stata la moglie, appena tornata dal lavoro: il cognato lo ha estratto per le gambe e un medico ha tentato la rianimazione, ma tutto è stato inutile.
L’uomo, secondo la prima ricorstruzione, sarebbe caduto nel pozzetto della larghezza di 40 centimetri per 40 in seguito ad un malore o alla perdita dell’equilibrio: probabilmente stava facendo manutenzione, ma dopo la caduta, ormai incosciente, è annegato in 50 centimetri d’acqua. Sul posto si sono recati anche i carabinieri della compagnia di Saronno e la Polizia Locale di Caronno Pertusella per fare chiarezza sull’accaduto. Secono gli investigatori non vi sono dubbi: si è trattato di una disgrazia.
I vicini ricordano una brava persona, attiva e spesso dedita a piccoli lavori che richiedevano manualità. Uno di questi, purtroppo, gli è costato la vita.
Per il soccorso è stato mobilitato anche un reparto saf, che può operare in condizioni estreme: si pensava che una persona fosse caduta in una fossa biologica. Ma all’arrivo del 118 e dei vigili del fuoco, la triste scoperta: l’uomo, Giorgio Lattuada, classe 1952, da poco in pensione, era riverso a terra privo di vita. Il tutto è accaduto, secondo quanto affermato dai vigili del fuoco, nei pressi di un tombino posto nel cortile di casa che costituisce un accesso alla raccolta di acque piovane, e non, come si è creduto in un primo momento, in una fossa biologica.
A trovare l’uomo con il corpo infilato nel pozzetto è stata la moglie, appena tornata dal lavoro: il cognato lo ha estratto per le gambe e un medico ha tentato la rianimazione, ma tutto è stato inutile.
L’uomo, secondo la prima ricorstruzione, sarebbe caduto nel pozzetto della larghezza di 40 centimetri per 40 in seguito ad un malore o alla perdita dell’equilibrio: probabilmente stava facendo manutenzione, ma dopo la caduta, ormai incosciente, è annegato in 50 centimetri d’acqua. Sul posto si sono recati anche i carabinieri della compagnia di Saronno e la Polizia Locale di Caronno Pertusella per fare chiarezza sull’accaduto. Secono gli investigatori non vi sono dubbi: si è trattato di una disgrazia.
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