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Lega in piazza: “Sicurezza, noi con Maroni”

I giovani Padani hanno incontrato i cittadini in piazza volontari del sangue. La posizione dei Giovani Padani

Durante il pomeriggio di sabato scorso i Giovani Padani hanno incontrato in Piazza Volontari del Sangue i cittadini saronnesi. Abbiamo voluto proporre lo slogan “Noi con Maroni, Fini con i barconi” per riportare l’attenzione della gente, in modo goliardico e provocatorio, sul tema dell’immigrazione clandestina. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, da quando la Lega è al Governo, ha ottenuto risultati importanti, unici, nella lotta a questo fenomeno. Vogliamo ricordare l’introduzione del reato di clandestinità (già presente in altri Paesi come Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, e addirittura in Vaticano); vogliamo ricordare il 90% in meno degli sbarchi su territorio italiano grazie agli accordi con la Libia (dal 1° maggio al 30 settembre, sono stati solo 1800 i tentativi d’ingresso nel nostro Paese, contro i 18.800 dello stesso periodo dell’anno scorso); vogliamo ricordare l’introduzione del carcere fino a 3 anni per chi dà alloggio o affitta anche una stanza a stranieri irregolari, traendone un ingiusto profitto. E questi sono solo alcuni dei traguardi raggiunti dal nostro ministro dell’Interno, a cui va tutta la nostra stima e tutto il nostro appoggio. Per questo non accettiamo che esponenti della stessa maggioranza, e ci rivolgiamo in particolare al presidente della Camera Gianfranco Fini, escano con proposte incompatibili con la linea del Governo, come l’estensione del voto agli immigrati e la riduzione dei tempi di attesa per l’ottenimento della cittadinanza. A questi personaggi ricordiamo che il diritto di voto è, per legge (vedasi articolo 48 della Costituzione), collegato alla cittadinanza. E la concessione della cittadinanza non può basarsi sul principio dello “ius soli”: garantirla a tutti coloro che nascono sul nostro territorio significherebbe, infatti, attirare migliaia e migliaia di immigrati che noi non abbiamo la possibilità di accogliere. Tutto ciò sarebbe un affronto alla democrazia, oltre che uno schiaffo alla nostra identità, bene prezioso che dobbiamo difendere.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 03 Novembre 2009
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