“Straordinaria giornata di partecipazione, lunghe code ai seggi, una serena e composta dimostrazione di civiltà democratica”. Soddisfazione viene espressa dal circolo del Pd di Saronno sulla giornata di domenica 25 ottobre, sull’affluenza alle primarie per l’elezione del segretario del partito.

A Saronno 1588 elettori (+ 5% rispetto ai 1507 che nel 2007 votarono alle primarie vinte da W. Veltroni) , suddivisi nei tre seggi di Piazza Libertà (744 votanti) Via Biffi (401 votanti) e Sala Aldo Moro (443 votanti). I risultati dello scrutinio in città vedono 810 voti a Bersani (51%), 468 a Franceschini (29,47%), 295 a Marino (18,58%), 10 schede bianche (0,63%) e 5 nulle (0,32%). Per l’elezione del Segretario Regionale i numeri di Saronno invece dicono: Martina 816 voti (51,4%), Fiano 450 (28,3%), Angiolini 289 (18,2%) oltre a 33 schede tra bianche e nulle (2,1%).

 

"Il risultato conseguito dal PD – commenta Luciano Porro, ex sindaco di Saronno ricandidatosi alle nuove elezioni del prossimo mese di Marzo – è innanzitutto importante per la partecipazione popolare così ampia. La vittoria di Bersani spero diventi il successo di tutto il partito e sono certo che anche Franceschini e Marino sapranno condividere quasto risultato e collaborare per la coesione di tutto il PD. Solo mantenendo una forte unità di intenti si riuscirà a stabilire una linea politica comune e chiara che, oltre a far crescere il partito, farà bene anche a tutto il Paese. Ora occorre dimostrare che la speranza per il futuro serva a programmi chiari e a ridare dignità a ogni italiano, in questo momento così difficile è quanto mai necessario lavorare per il bene supremo, quello di tutti e non di pochi".

 

"Stare come scrutatore in mezzo alla nostra gente, capace di mobilitarsi armata di una pazienza e una compostezza esemplari, un vero modello di civiltà democratica, è francamente commovente – commenta Christian Cortesi del Coordinamento cittadino -. Abbiamo saputo, da altri seggi di altre città, di persone che sono andate a votare anche con il piede rotto, di novantenni giunti ai seggi con la bombola d’ossigeno. Questa straordinaria volontà di partecipazione ci deve portare a dire che oltre a ringraziarli, ognuno di noi, dal Segretario Nazionale all’ultimo dei militanti di base, sente oggi l’enorme responsabilità di essere alla loro altezza." "In mezzo ai nostri militanti – continua Cortesi – mi sono sentito piccolo piccolo. Li guardavo e pensavo a quanto siano umanamente ed eticamente una spanna sopra di noi, e soprattutto sopra certi politici di professione. Giornate come questa ripagano di mesi e mesi di sacrifici, passione, delusioni. Chiunque faccia politica, soprattutto a livello di base, non può non sentirsi orgoglioso di far parte di un’organizzazione capace di tanto. E’ per queste persone che tutti noi, ogni giorno, cerchiamo di fare del nostro meglio pur tra mille difficoltà."

 

"Con le elezioni primarie – commenta Alberto Jona del Coordinamento cittadino – il PD conferma di essere l’unico partito che elegge direttamente il suo segretario. Il partito si fregia con pieno diritto della qualifica “DEMOCRATICO” , è un partito degli eletti non del leader-padrone non della corporazione o della consorteria di fede. Nel partito democratico trovano diritto di parola e dignità della loro opinione tutti coloro che credono nei principi della democrazia, della libertà di credo e di opinione,  della giustizia sociale e solidarietà, insomma della Costituzione Repubblicana che tutto ciò contiene."

"Siamo sinceri – continua Jona – una certa stanchezza per la terza volta che si chiama alle primarie, e in più gli ultimi eventi, ci davano molti timori di non avere una grande affluenza. Le previsioni pessimistiche si sono invece smentite e i nostri elettori hanno dato un segnale chiaro di fiducia nel PD."