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Ospedale, anche Saronno più vicina ai malati di cancro

L’oncologia si “umanizza” grazie al progetto Hucare: due salette con collegamento internet, biblioteca e supporto di uno psicologo. Con il contributo dell’associazione Saronno Point

Ospedale di Saronno, OncologiaL’oncologia si “umanizza” grazie al progetto Bucare: due salette con collegamento internet e biblioteca con il contributo dell’associazione Saronno Point e dall’associazione “Antonio Castelnuovo” di Cermenate. Un reparto sempre più a misura di paziente anche dal punto di vista dell’accoglienza. Nell’Unità Operativa di Oncologia dell’ospedale di Saronno è stato avviato Hucare (Umanizzazione dell’assistenza ai pazienti con cancro in Italia – Implementazione delle raccomandazioni evidence based), un progetto di umanizzazione delle strutture che curano i malati affetti da tumore promosso dal Ministero della Salute e della Direzione Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica – Regione Lombardia, che ha portato all’attivazione di due PIS, Punti Informazione e Supporto, uno nel reparto di degenza nel padiglione Marrone, l’altro nel Day Hospital oncologico nel padiglione Verde.
L’allestimento e gli arredi sono stati donati dall’associazione “Antonio Castelnuovo” di Cermenate, mentre la strumentazione informatica è stata fornita da Saronno Point. Ma c’è di più. Grazie alla generosità degli “Amici dell’Oncologia dell’ospedale di Saronno” è stata istituita una borsa di studio biennale – il valore è di 50mila euro – per una psicooncologa – già presente in reparto – per fornire a pazienti e parenti anche il supporto psicologico.
 
“La diagnosi di cancro e le sue conseguenze – spiega Claudio Verusio, primario dell’Oncologia medica saronnese – hanno un impatto considerevole sulla vita di pazienti e familiari. Fino al 30% dei malati oncologici è affetto da ansia clinicamente significativa e dal 20 al 35% da depressione. Ciò influenza negativamente la capacità di affrontare la malattia e può ridurre il grado di adesione terapeutica. Molti studi dimostrano che diverse tipologie d’intervento possono migliorare significativamente lo stato psicosociale di pazienti e familiari: un miglioramento della comunicazione medico-paziente, la formazione del personale sul tema umanizzazione oltre che la disponibilità di spazi dedicati. E nel reparto, a partire dal 2008, abbiamo messo in pratica quanto previsto dal progetto Hucare proprio per ridurre il disagio psicologico e dare un adeguato sostegno anche in questo senso”.
 
“Il paziente deve essere messo al centro dell’attività di cura – ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale di Circolo di Busto Arsizio” Pietro Zoia –, ma il ‘prendersi cura’deve essere associato anche a un’adeguata accoglienza e un adeguato sostegno di malati e familiari. Presto apriremo la Radioterapia, potenziando di fatto l’offerta di prestazioni in ambito oncologico, ma è importante considerare il paziente nella sua globalità e i suoi bisogni. Colgo questa occasione per ringraziare le associazioni che generosamente hanno contribuito a questo progetto di umanizzazione nell’ottica di una consolidata alleanza ospedale-territorio”.
Oltre al direttore generale Pietro Zoia e al primario Verusio hanno partecipato alla presentazione del progetto la caposala Agnese De Bortoli, la responsabile della Degenza Mara Iannaccone, la psicooncologa Maria Marconi, Annalisa Renoldi, presidente dell’Associazione “Amici dell’Oncologia dell’ospedale di Saronno”, il vicepresidente di Saronnopoint Mario Busnelli e Enzo Camillo, vicepresidente dell’associazione "Antonio Castelnuovo" di Cermenate, in provincia di Como. 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2009
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