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«È stata una buca a far cadere Matteo»

Il fratello del giovane deceduto in moto giovedì scorso accusa il Comune per una mancata manutenzione: «Non è per soldi, ma qualcuno si deve assumere la responsabilità»

«Non è stata l’alta velocità, è stata una buca sulla strada». Diego Ferrario è il fratello di Matteo, il 27enne deceduto giovedì scorso dopo aver perso il controllo della propria moto. Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri intervenuti sul posto, tra le cause dell’incidente vi sarebbe l’alta velocità, ma il fratello della vittima non ci sta: «Stiamo dando tutte le carte in mano all’avvocato – spiega -, abbiamo un testimone oculare secondo cui Matteo non andava così forte e che quasi sicuramente è caduto a causa di quella voragine sulla strada».
Buca che Diego ha provveduto a fotografare: larga circa 30 centimetri e profonda 10. «L’ho fotografata personalmente cinque ore dopo l’incidente di mio fratello – aggiunge -. Quella mattina il Comune l’ha coperta, ma ormai era troppo tardi, mio fratello non c’è più. Non vogliamo soldi, chiediamo che il Comune si assuma le proprie responsabilità sull’accaduto. Su quella strada si erano già fatte male altre persone a piedi. A Saronno le strade sono uno schifo e mio fratello ne è rimasto vittima. Conosceva quella strada, la faceva quasi tutti i giorni».
Dal Comune, intanto, il commissario prefettizio che sta guidando l’amministrazione preferisce non rilasciare dichiarazioni, in quanto sono ancora in corso le indagini che passano ricostruire quanto accaduto.
 
Matteo Ferrario era appena stato assunto a tempo indeterminato per una ditta della zona. Aveva una compagna e un bimbo di quasi due anni. «Avevano deciso di sposarsi il prossimo inverno – prosegue il fratello -. Ora mio nipote continua a chiedere di suo padre. Non sappiamo più cosa rispondergli. È un dolore ancora più per noi: siamo sette fratelli, cresciuti sulla strada, senza un padre. Avevamo già perso un fratello, Massimiliano, più di dieci anni fa, per un incidente. Ora chiediamo solo che si faccia luce su quanto accaduto, senza infangare il nome di mio fratello: aveva messo la testa a posto, si era trovato un lavoro, voleva sposarsi».
Diego ha deciso quindi di consegnare delegare il proprio avvocato, per chiarire tutto rispetto a quella buca. Non si consoce ancora la data del funerale perché sul corpo di Matteo non è ancora stata fatta l’autopsia, ma le esequie si potrebbero svolgere forse giovedì.
Intanto la città piange la perdita a proprio modo: oltre ai gruppi su Facebook dedicati a Matteo, sono partite anche diverse collette per aiutare la compagna e il bambino, sia nella ditta dove lavorava sia nel in pub della zona frequentato dal giovane: «Tutto quello che raccogliamo è per loro. Vogliamo che suo figlio un domani abbia qualcosa».

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 04 Agosto 2009
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