Undici giorni. Tanto è durata l’avventura da sindaco di Luciano Porro. La conferma arriva dai vertici cittadini del Popolo delle libertà, dal coordinatore cittadino Enzo Volontè: tutti e dieci i consiglieri comunali hanno firmato di fronte al notaio le proprie dimissioni. Documento che sarà consegnato insieme a quello in mano al segretario della Lega Nord, Angelo Veronesi (per conto di cinque consiglieri del Carroccio), e al consigliere dell’Unione di centro, Massimo Beneggi. Saranno loro a consegnare in comune venerdì mattina le dimissioni in blocco di 16 dei 30 consiglieri comunali. Situazione che porta di fatto alla caduta del sindaco Luciano Porro, ancora prima che potesse nominare la Giunta, prima del consiglio comunale già fissato per il prossimo 7 luglio.

 

Sono stati undici giorni di tensione dopo la vittoria al ballottaggio di Luciano Porro, vincitore della coalizione delle sette liste di centrosinistra contro il centrodestra che sosteneva Annalisa Renoldi. Porro ha vinto con 600 voti di vantaggio, ma la coalizione di centrodestra (Pdl, Lega e Udc) aveva ottenuto oltre il 50 per cento delle preferenze al primo turno. Voti che hanno permesso loro di ottenere la maggioranza dei consiglieri comunali.

In questi giorni Porro, da sindaco, ha cercato di parlare con i diversi consiglieri per evitare queste dimissioni in blocco. Ma il dialogo non è andato a buon fine. A tirare lo strappo finale, dopo molte indecisioni all’interno del Pdl dove sembrava vi fossero dei consiglieri comunali non convinti delle dimissioni, è stata la Lega Nord che ha dato agli alleati un ultimatum che scade proprio venerdì.

Nel pomeriggio di giovedì l’atto finale del Pdl dal notaio e la comunicazione da parte del coordinatore Enzo Volontè: «Venerdì mattina presenteremo in comune le dimissioni di tutti i consiglieri del centrodestra – spiega -. Non c’è da argomentare, abbiamo deciso di procedere tutti insieme. Questa operazione doveva essere fatta con tempestività prima del consiglio comunale di martedì prossimo».

Le dimissioni saranno quindi presentate venerdì mattina in comune. Il segretario comunale avviserà il prefetto che nominerà un commissario prefettizio. Le elezioni si ipotizza potranno svolgersi la prossima primavera, in contemporanea con quelle regionali.

 

Amaro il commento del sindaco Luciano Porro: «Era quello che ci aspettavamo. Non posso farci nulla. Se questa è la decisione del centrodestra, si devono prendere le responsabilità del caso, devono rispondere e spiegare ai cittadini saronnesi quanto accaduto. A quegli stessi cittadini che al secondo turno hanno legittimamente eletto un sindaco di centrosinistra con le leggi della democrazia. È un atto legittimo, ma da parte della cittadinanza di difficile comprensione. Noi del centrosinistra abbiamo in questi mesi duramente lavorato, con programmi di rilievo, ci siamo spesi nello stile e nel merito, cosa che i nostri avversari non hanno fatto. È da vedere come ci siamo comportati. Dopo dieci giorni che sto facendo il sindaco a tutti gli effetti, ho avuto modo di prendere contatti con la macchina comunale: credo di poter dire di aver trasmesso un modo di comportarmi, si è respirato un clima diverso dal precedente, anche in comune. Non ho nulla da rimproverarmi dal punto di vista personale e politico».