Luciano Porro si presenta al ballottaggio sostenuto da sette liste: Partito Democratico, Verdi, Socalisti, Italia dei valori, Tu@ Saronno, Saronno Futura, Sinistra Saronnese. Il centrosinistra si è quindi compattato intorno alla sua figura di medico di base non nuovo alla politica cittadina. Dovrà affrontare Annalisa Renoldi, sostenuta dalla corazzata di centrodestra. Avevamo già incontrato Porro prima del primo turno elettorale per un’intervista basata sul programma e sulle esigenze della città. Ma le accese polemiche, tra affissioni e maggioranza di consiglio comunale, hanno reso necessario porre altre domande. (lo speciale elettorale di Varesenews)

 

«Stanno emergendo tutte le difficoltà che hanno caratterizzato il centro destra a Saronno negli ultimi 10 anni. Beghe, personalismi, interessi personali che dopo aver bloccato la città nell’immobilismo più assoluto hanno condizionato pesantemente, quasi fosse una telenovelas, la scelta del candidato sindaco. Una bel biglietto da visita per la governabilità della città, non so proprio immaginarmi come potrebbero fare, con Renoldi in difficoltà in mezzo ad appetiti contrapposti sempre più ingordi».

Il centrosinistra ha deciso di presentarsi unito, la sostengono sette simboli. Principalmente cosa vi ha unito?

«Tre cose principalmente: la voglia di cambiare Saronno, per rilanciarla a livello comprensoriale e darle un’identità, per avere ricadute concrete sul tessuto sociale, culturale ed economico; la volontà di recuperare i valori di fondo che si stanno perdendo: laicità, democrazia, giustizia, solidarietà, partecipazione e del fare politica in un modo diverso, più vicino alla gente e ai loro bisogni, per il benessere di tutti e non solo di pochi; la volontà di guardare al futuro, dei nostri figli e dei nostri nipoti, garantendo il riequilibrio con l’ambiente naturale, attraverso la salvaguardia delle aree agricole ed il riuso strategico delle aree dismesse ma nello stesso tempo il desiderio di avere una città meno degradata, meno impaurita, più pulita in tutti i sensi, rispetto a come il centro destra ce la lascia in eredità.

In caso di vittoria le viene mossa l’obiezione dell’ingovernabilità, visto che la maggioranza dei consiglieri comunali è già al centrodestra. Cosa farà in caso di vittoria? Come fronteggiare questa situazione?

«Innanzi tutto è necessario superare lo scoglio del ballottaggio. Secondariamente ci concentreremo per dare risposte immediate ai problemi esplosi in città nell’ultimo periodo: l’edificio della scuola elementare Damiano Chiesa; il problema dell’acqua alla scuola Pizzigoni; il problema della logistica dell’area mercato; il gruviera delle buche nelle strade. I cittadini di Saronno al di là della confusione politica hanno diritto di avere delle risposte. Poi cercheremo di capire se, sulla base del nostro programma e del fatto di dare risposte alle priorità della città, ci possano essere sensibilità comuni a lavorare insieme per Saronno e per i saronnesi e quindi costituire una maggioranza in consiglio comunale. Francamente sono più fiducioso di riuscire io in una tale impresa che non quelli del centro destra a rimanere uniti».

 

«Vorrei con la mia candidatura essere riuscito a dare una speranza, soprattutto ai giovani: possiamo insieme realizzare una Saronno diversa. Dobbiamo crederci. E’ veramente possibile. Per questo invito tutti ad andare a votare. Naturalmente per Luciano Porro».