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«Maggiori approfondimenti sulla qualità dell’acqua»

Le critiche dei Verdi a comune e Saronno Servizi che affermano: “Non è sufficiente pubblicare sul sito le relazioni sui prelievi effettuati mensilmente”

 
L’ennesimo silenzio da parte del Comune di Saronno riguardo la presenza di nitrati, tricloroetilene e tetracloroetilene riscontrati nell’acquedotto cittadino e segnalate a più riprese negli ultimi anni da parte dei genitori degli alunni della scuola Pizzigoni, ci portano ad effettuare alcune considerazioni, da troppo tempo la questione è stata ignorata del Comune e i dati che appaiono ogni mese sullo stato delle acque della nostra città non ci sembrano così rassicuranti da giustificare questo silenzio.

7 pozzi su 11 risultano a rischio, con livelli di nitrati quasi sempre sotto i limiti fissati dal D.lgs. 31 / 2001 (limite di 50), ma non in termini rassicuranti; infatti i pozzi denominati: Palazzo Comunale, Maestri del lavoro, Miola-Parini, Miola 79/81, C.Porta, Viale Prealpi e Bocciodromo, presentano risultati tra i 40 e 50 di nitrati ed in alcuni di questi pozzi, sono stati riscontrati dati anche superiori al limite di 50. Questa situazione, che continua da anni, è preoccupante ed è stata fino ad oggi sottovalutata.

La Saronno Servizi non può continuare a rispondere che i dati sono “sotto controllo e nei limiti previsti dal decreto legislativo”, deve sottoporre al Comune un piano d’azione che preveda un programma di miglioramento della qualità dell’acqua.
 
Il Comune di Saronno deve pretendere da Saronno Servizi una gestione trasparente, non è sufficiente pubblicare sul sito le relazioni sui prelievi effettuati mensilmente, occorre predisporre un sistema che certifichi e monitoraggi con puntualità la qualità delle acque erogate. La Saronno Servizi non può svolgere contemporaneamente il ruolo di controllore e controllato.
I pozzi: Miola-Parini, Miola 79/81, C.Porta, Palazzo Comunale e Maestri del lavoro sono oramai perennemente al limite della qualità delle acque, occorre pensare a dei nuovi pozzi che gradualmente sostituiscano gli esistenti.
 
Occorre predisporre da subito il programma delle “Case dell’Acqua”, passato quasi all’unanimità in Consiglio Comunale, guarda caso con il voto contrario del Sindaco Gilli, che evidentemente conoscendo lo stato di salute delle acque saronnesi, non ha voluto prendere impegni.
Ma più in generale occorre cambiare la Gestione politica della Saronno Servizi che da anni segue le direttive del Sindaco, senza che il Consiglio comunale venga informato o coinvolto nelle scelte e con un Consiglio d’Amministrazione non all’altezza del suo 
compito.
 
 

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 16 Giugno 2009
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