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“Non lasciate sole le famiglie di chi è caduto per servire lo Stato”

Commovente incontro fra Tina Montinaro, vedova del capo della scorta di Giovanni Falcone, e la compagna del carabiniere Giorgio Illuminoso, ucciso nel gennaio scorso ad un posto di blocco a Origgio

Due donne, lo stesso dolore, la stessa fame di giustizia e di legalità. E’ stato un incontro commovente e ricco di significati quello tra Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro – capo della scorta di Giovanni Falcone, morto nella strage di Capaci – ed Elena Farano, compagna di Giorgio Illuminoso, il brigadiere dei Carabinieri deceduto nel gennaio scorso dopo essere stato investito ad Origgio da un tossicodipendente che non si era fermato ad un posto di blocco. (Nella foto Tina Montinaro – a sinistra – ed Elena Farano).
 
Oggi pomeriggio, "complice" Paolo Bocedi, fondatore del movimento antiracket Sos Italia Libera (di cui Tina Montinaro è vicepresidente onorario) – le due donne si sono incontrate a Saronno. "Ho chiesto di conoscere Elena Farano perché conosco e capisco il suo dolore, è lo stesso in cui sono piombata io il 23 maggio del 1992"  ha detto Tina Montinari, che  ha trascorso alcuni giorni in Lombardia su invito della Polizia di Stato in occasione dell’intitolazione di un giardino pubblico a Cinisello Balsamo proprio agli "angeli custodi", gli uomini delle  scorte caduti nell’adempimento del proprio dovere.

"E un dolore che si rinnova tante troppe volte: anche in questa regione ho letto di tanti fatti di violenza, dallo stupro di Sesto San Giovanni al terribile omicidio del ragazzino di Varese, fino alla morte di quel giovane carabiniere travolto da un treno mentre rincorreva uno spacciatore. Purtroppo la violenza non sta solo in Sicilia, è ovunque. E’ indispensabile che lo Stato prenda possesso di questo Paese, che si ritrovi con ogni mezzo e a tutti i livelli la strada della legalità".

Tina Montinaro da anni gira l’Italia per tenere viva la memoria del marito e del sacrificio di quanti persero la vita nella strage di Capaci: "Dobbiamo vivere con questo dolore ma anche sforzarci perché i nostri cari non vengano dimenticati. Siamo stanchi di sentire le solite parole di circostanza nei giorni dei funerali e dopo una settimana avvertire già la lontananza dello Stato, dobbiamo lottare perché non siano dimenticati, perché il loro sacrificio non sia inutile e le loro famiglie non siano lasciate sole".

Una solitudine che, promette Paolo Bocedi, non toccherà ad Elena Farano: "Ti siamo vicini, non lasceremo che Giorgio venga dimenticato",  ha detto alla compagna del brigadiere morto dopo 11 giorni di agonia, e al padre di lui , Roberto Illuminoso, che l’ha accompagnata all’incontro, il quale ha ricordato con affetto ed emozione quel figlio così coraggioso, determinato e solare.
(nella foto: a sinistra Paolo Bocedi  e a destra Roberto Illuminoso).

Proprio in questi giorni l’associazione Antiracket Sos Italia Libera, ha aperto un conto corrente presso Unicredit Banca di piazza Libertà a Saronno, per raccogliere fondi a sostegno della compagna del brigadiere ucciso. "Chi volesse effettuare un versamento, anche di pochi euro, farà un gesto di solidarietà concreta per ricordare questo servitore dello Stato che ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere" – ha spiegato Bocedi.

Per effettuare il versamento bisogna indicare l’Iban del conto corrente: 000100612189IT14PO200850520.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 26 Aprile 2009
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