Salvatore Borsellino commuove gli studenti del liceo Grassi
Speciale incontro sabato mattina con il fratello del giudice ucciso dalla mafia nel ’92 per gli allievi del liceo cittadino
Il ricordo si fa intenso, quando Salvatore ricorda il 19 luglio 1992, il giorno dell’attentato di via D’Amelio al fratello ed alla scorta, quando ricorda le parole del fratello. «Paolo, aveva fretta di terminare il suo lavoro perché sapeva che il tritolo per lui era già arrivato e, dopo la morte di Falcone, era lui la vittima prossima. ‘io mi alzo alle cinque al mattino per fregare il mondo con due ore di anticipo’, diceva mio fratello». Ma Paolo Borsellino era anche ottimista, perché vedeva nei giovani un’attenzione diversa, «rispetto all’indifferenza che ho avuto io fino a quarant’anni. io so, concludeva, che loro sapranno combattere meglio di noi». Questo è il messaggio che Salvatore porta ai giovani italiani che lo ascoltano.
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