«Necessario raggiungere l’aggregazione di centrosinistra»
Il partito socialista cittadino rilancia la possibilità di creare una forza politica unita in vista della prossime elezioni amministrative di giugno
riceviamo e pubblichiamo
Lanciammo nel settembre 2008 alle forze riformiste e di sinistra democratica saronnesi la proposta di costituire un’alleanza per mettere la città di fronte ad una reale alternativa. L’obiettivo era quella di costituire una coalizione che potesse concorrere al governo della città con uomini e proposte in grado di far uscire Saronno dalle condizioni di marginalità in cui dieci anni di amministrazione della destra l’hanno costretta. Saronno è stata ridotta a poco più di una stazione ferroviaria, neppure tanto funzionale, sicuramente brutta, un grande albergo estraneo al contesto e a qualche mercatino di generi alimentari. Niente più industria, rari i servizi di terziario avanzato. Un’unica eccezione: un ospedale che potrebbe contribuire molto più di quanto sia relegato a fare.
La destra ha consumato gran parte del territorio e si appresta ad aggredire gli spazi rimasti liberi. La crisi economica e la riduzione delle risorse finanziarie trasferite ai comuni metteranno le amministrazioni in seria difficoltà nella erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. L’aumento delle sperequazioni e delle differenze fra i cittadini rischia di farsi sempre più marcato.
A tutt’oggi, dopo una iniziale condivisione degli ambientalisti, la nostra proposta non ha ricevuto risposta. Anzi, oggi assistiamo ad una polverizzazione di candidature (ben 4) nella sinistra.
Eppure il Partito Socialista coglie sintomi nuovi in città, i cittadini si rendono conto che di fronte alla crisi economica e sociale non basta un sindaco/caudillo della destra per garantire equità, modernizzazione e sviluppo per tutti. Bisogna dare una prospettiva unitaria ad un elettorato che si aspetta convergenze dai partiti del centrosinistra ed anche da parte delle singole personalità che hanno fatto scelte individualistiche.
Noi ribadiamo la necessità dell’unità e rimaniamo fermi all’idea che solo una vasta aggregazione possa impedire una nuova irreparabile vittoria della destra. Soprattutto al PD chiediamo senso di responsabilità. Dall’aprile 2008 ad oggi molte cose sono cambiate. Non è possibile trascurare, neppure da parte del PD, che la legge elettorale per le amministrative e la situazione locale non consentono alcuna scelta fondata sull’autosufficienza.
Noi socialisti ribadiamo ancora, come facciamo dal settembre 2008, oggi confortati dalle richieste dei cittadini elettori del centrosinistra, che è necessario raggiungere una aggregazione tra tutte le forze di centrosinistra, nessuna formazione esclusa. Noi non temiamo di metterci in gioco e di investire in questa prospettiva tutte le nostre energie. Insieme.
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