“Libri di testo più facili per stranieri, sono libri di serie B”
Lettera aperta del segretario della Lega nord ai genitori degli studenti stranieri che all’Ipsia usano libri di testo semplificati
riceviamo e pubblichiamo
Cari genitori,
la Lega tiene molto all’istruzione dei ragazzi che vivono in Lombardia a prescindere dalle loro origini geografiche. Chi studia in Lombardia, in futuro lavorerà ancora qui da noi. Una buona preparazione può consentire di accedere a un buon posto di lavoro. Una buona istruzione contribuisce ad aiutare l’economia della Lombardia.
Vogliamo essere franchi con voi, senza nasconderci dietro falsi buonismi. Ognuno di noi, in periodo di crisi, deve fare la propria parte con spirito di responsabilità. Se l’economica cresce, allora supereremo la crisi. Se invece i vostri ragazzi ricevono una preparazione di serie B, non solo non ci aiuteranno a superare la crisi, ma la peggioreranno perché diventeranno una palla al piede finendo sulle spalle del sociale.
Non vogliamo che dalle nostre scuole escano ragazzi con preparazione diversa a seconda della propria origine geografica. Le nostre imprese non hanno bisogno di personale con una preparazione semplificata. Secondo Voi, le imprese lombarde assumerebbero Vostro figlio se sapessero che si è preparato su un libro di testo semplificato anziché su uno normale?
Non vogliamo permettere che qualche professore Vi metta in testa che Vostro figlio debba studiare su un libro di testo semplificato. La semplificazione porta a un grado di conoscenza inferiore e la Lombardia non ha bisogno di avere lavoratori "semplificati". Noi vogliamo mantenere un grado di istruzione europeo nelle nostre scuole, in modo che tutti i giovani che studiano in Lombardia possano accedere alla pari al mercato del lavoro e contribuire al benessere di tutta la nostra Comunità Locale.
Vi chiediamo di parlare coi professori dei vostri figli, che hanno organizzato un Convegno presso l’IPSIA. Loro non ci hanno mai ascoltato in passato, ma magari Voi avrete maggiore fortuna. Non credete a coloro che spacciano per integrazione una preparazione scolastica di serie B per creare lavoratori di serie B, che andranno a finire sulle spalle del sociale, incrementando le tensioni con la nostra Comunità Locale. Non c’è integrazione se ci sono professori che pensano che la giusta strada per l’integrazione sia semplificare l’istruzione e quindi la preparazione di Vostro figlio.
La strada giusta per non far rimanere indietro Vostro figlio è quella di farlo partecipare a corsi di recupero di italiano, meglio se fuori dall’orario scolastico oppure, se in futuro sarà possibile, attraverso un corso temporaneo di inserimento, tipo classi ponte, per la parificazione delle sue conoscenze a quelle del resto della classe.
Vi chiediamo di pensarci per il bene di Vostro figlio, in modo da evitare che in futuro, una volta acquisita la cittadinanza, possa permettersi di diventare solamente un lombardo di serie B con forti problemi lavorativi per il resto della vita.
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.
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Loro ne fanno già parte
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